Approfittando del lungo week end di questo inizio di giugno, sono stato per ben quattro giorni nel mio "Paradiso" della Val d'Agri, a pesca di trote ed alloggiando come al solito presso la Locanda di Santo Martino di Moliterno; ovviamente assolutamente solo (quando vado lì gradisco esclusivamente la compagnia di mio figlio, che questa volta ha deciso di rimanere a casa).
Oddio ... anche quando vado a pescare per conto mio, fatti salvi i miei amici lucani di Palazzo San Gervasio e pochissimi "eletti" di cui ometto il nome, a me non piace la compagnia quando sto con la canna in mano.
Oddio ... anche quando vado a pescare per conto mio, fatti salvi i miei amici lucani di Palazzo San Gervasio e pochissimi "eletti" di cui ometto il nome, a me non piace la compagnia quando sto con la canna in mano.
Partenza ore 6.30 del 2 giugno ... arrivo alle ore 8.30 circa sul lago del Pertusillo, al bivio per Montemurro.
Mi fermo a guardare il lago; è di una bellezza eccezionale ed è al livello massimo.
Peccato che, a causa di assurde disposizioni emanate dall'inutilissimo Ente Parco dell'Appennino Lucano, non si possa pescare.
Alle ore 9.00 arrivo alla Locanda di Santo Martino. Giusto il tempo di cambiare abbigliamento ...
e sono subito sulle rive del torrente Sciaura, il mio corso d'acqua preferito da sempre.
Appena in pesca, abbocca una trotella ...
... seguita da altre due ...
... poi stop. Insomma alla fine della mattinata ho portato nel cestino tre trote.
Dopo il riposino pomeridiano faccio una puntata sul fiume Agri, molto bello, ma questa volta ingeneroso con me.
Mi sposto quindi di nuovo sul torrente Sciaura e, poco prima del tramonto, abbocca una bella trota.
Il sole sta per tramontare e, dando un ultimo sguardo a Grumento Nova, ritorno alla Locanda di Santo Martino.
Il mio primo giorno di permanenza in Val d'Agri è così terminato.
* Testo e foto a cura di Franco Stanzione.