- - - - - L'invidia del cretino per l'uomo brillante trova sempre qualche consolazione nell'idea che l'uomo brillante farà una brutta fine. (Max Beerbohm, 1911)

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Franco Stanzione

Se vuoi conoscere la mia opinione sulla pesca, leggi la

- - - - - - - - - - - - - - -- - - - - - - - - INTERVISTA CON L' ASSASSINO

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - a cura di Elisabetta Pansini


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sabato 30 aprile 2011

30 aprile 2011 - Basentello ... toccata e fuga ...

Questa mattina, anche se le previsioni meteo dichiaravano spietatamente da diversi giorni che oggi sarebbe stato maltempo, non ho saputo resistere alla tentazione di andarmi a fare una "Basentellata" a canna fissa ... alle ore 6,15 ero quindi già in pesca.
Le abboccate c' erano, ma non al ritmo tipico di questo periodo; tutti carassi e un paio di carpette accompagnate da qualche scardola e breme di taglia piccola.
C' era foschia sin dall' alba ed il tempo non prometteva nulla di buono; infatti alle ore 9,00 circa ha iniziato a piovere prima piano e poi a dirotto, costringendomi a precipitosa fuga.





Ho portato al peso, comunque, una cinquantina di pesci per un totale di circa 12 chili ... non male se si considera che ho pescato per nemmeno tre ore, e comunque sempre più (e da solo) di quello che una starnazzante e vacua comitiva di ragazzacci delle mie parti pesca in una intera giornata (ovviamente in tre o quattro, se non più).

* Testo e foto a cura di Franco Stanzione.

giovedì 28 aprile 2011

Minervino, giovane rumeno annega e «svanisce» nell'invaso del Locone

Riporto tal quale l' articolo apparso su "La Gazzetta del mezzogiorno online" del 28 aprile 2011.
Il mio unico commento: speriamo che ora non chiudano il lago all' esercizio della pesca sportiva, altrimenti oltre al danno di avere tra i piedi questi individui che pescano illegalmente, dobbiamo anche privarci del nostro svago per colpa loro.

MINERVINO - Hanno visto il pallone di cuoio galleggiare nello specchio d’acqua dell’invaso della diga del Locone ed hanno subito pensato al peggio.

Quel pallone infatti, qualche istante prima, era imbracciato dal 21enne romeno Cristian Serban, immersosi subito dopo aver mangiato nelle acque della diga per un bagno ritemprante ma, all’improvviso, svanito nel nulla, risucchiato forse dalle correnti di quel lago che, a distanza di diverse ore, continua a non restiturlo.

La tragedia, forse causata da un malore improvviso causato da una congestione, si è consumata il giorno di Pasquetta alla periferia di Minervino, nella zona del Locone di contrada «Monte Melillo» quasi al confine con «Montemilone». Qui Cristian Serban con il fratello di 25 anni (entrambi lavoravano in un’azienda agricola di Minervino mentre la madre lavora come badante a Canosa) ed altri amici si erano recati lo scorso pomeriggio per la classica scampagnata pasquale. Doveva essere un pomeriggio spensierato ma, all’improvviso, la tragedia. Cristian ed altri, pare, dopo essersi liberati dei vestiti si tuffano nelle acque dell’invaso per il primo bagno della stagione. Chi si spinge oltre è proprio il 21enne romeno che, usando il pallone di cuoio come galleggiante, attraversa lo specchio d’acqua, nuotando per oltre 400 metri, raggiungendo la sponda opposta. Poi, dopo aver toccato la terra ferma, si rituffa in quelle acque torbide. Cosa sia successo in quel momento non si sa. Cristian all’improvviso è scomparso e gli amici che lo attendevano sulla riva non l’hanno più visto. «Solo quel pallone che galleggiava», hanno riferito ai carabinieri della locale stazione che , allertati, sono subito arrivati sul posto. C’è chi si è tuffato per cercarlo ma è stato inutile. Da allora il corpo di Cristian Serban sembra davvero essere svanito nel nulla.

Lo specchio d’acqua, che in certi punti raggiunge anche i venti metri di profondità (essendo un invaso realizzato nel tratto più profondo della valle del Locone) è stato frattanto setacciato dai sommozzatori dei carabinieri e dei vigili del fuoco di Barletta, Taranto, Brindisi e di Roma, giunti appositamente con uno speciale sonar per scandagliare meglio i fondali. Ma, come detto, le ricerche sino alla tarda serata di ieri non hanno sortito alcun risultato. All’alba di oggi le ricerche riprenderanno ma si teme che il corpo del giovane rumeno possa essersi incagliato nel fondale melmoso o in qualche coltivazione esistente in profondità.

* Testo tratto da "La Gazzetta del Mezzogiorno online" del 28 aprile 2011.

domenica 3 aprile 2011

I persici del Basentello

Dopo un sabato trascorso a lavorare, questa domenica mattina l' ho riconsacrata alla pesca: destinazione Basentello ... zona "Africana", un posto molto conosciuto che qualche neofita imbecille ha descritto come il suo "posto segreto" ... tanto segreto che poco ci manca che non ci siano anche le ...pardòn ... puttane ... beato lui ...
Ovviamente arrivo sul posto col buio.



Il primo persico a legering non tarda ad arrivare ...


... seguito da un carassio.


Dopo di che è iniziata la "danza" dei persici ...




... intervallati ogni tanto da qualche carassio o breme ...



Un gruppo di amici lucani di Palazzo San Gervasio mi ha onorato della sua visita (erano andati sulla sponda opposta a provare il campo di gara che ospiterà domenica prossima la prima prova del provinciale colpo di Potenza).


Alla fine ho portato al peso 7 persici per un totale di 2,5 chili ...



... e più di 3 chili di carassi e qualche breme.


Una pescata senza gloria e senza infamia, ma ancora una volta sempre più onorevole dei miserabili carnieri che il sedicente "maestro di pesca" del web immortala nel suoi compassionevoli post ... ed io non pubblico le mie (sic!) "imprese" su qualche rivistaccia di pesca ... facendo pagare la gente per le mie ... ma sì, lasciamo perdere ...

* Testo e foto a cura di Franco Stanzione.

venerdì 1 aprile 2011

Le carpe del Basentello ... ovvero un 1° aprile da ricordare

Premessa: dedico questo report ad un imbecille che imperversa fastidiosamente nel web alieutico, del quale mi giunge notizia di avere più volte affermato che nella diga del Basentello non ci sono carpe ... povero lui!!!
La cronaca: dopo diverso tempo di assenza dalle rive del Basentello, questa mattina ho deciso di ritornarvi per una pescata a legering, dal momento che da un lato sarebbe stata la tecnica più adatta ad una da me prevista giornata ventosa e dall' altro perchè avevo una specie di presentimento che oggi sarebbe uscito qualcosa di grosso ... entrambe le previsioni sono state azzeccate ... infatti ...
Giungo sul lago (un Basentello ai massimi livelli) che era ancora buio ... erano le 5,45 ... ma intanto attendo le prime luci cominciando ad allestire la mia postazione di pesca.


Inizio a pescare alle 6,15 e subito cominciano ad arrivare le prime abboccate. Il carassio qui sotto è praticamente il primo di quest' anno 2011, pescato nel Basentello.


Carassi, scardole e breme vengono subito a tiro ... poi stop all' improvviso.


Pace assoluta fino alle ore 7,30 quando su una delle due canne vi è la prima "partenza" ... una carpa (un bel "bambolotto" di 3 chili esatti) ...


... seguita da una seconda dopo qualche minuto ...


... da una terza ...


... da una quarta ...


... da una quinta ...


... e dulcis in fundo da una sesta (altro bambolotto di circa 3 chili).


Dalle ore 8,30 ... nuovo stop.





S' è alzato intanto un vento fastidiosissimo, ma si stava comunque bene anche se le abboccate sono sparite. Alle ore 10,00 ho smontato tutto e sono ritornato a casa.
Posso dire comunque che la mia stagione di pesca nelle dighe della Murgia non avrebbe potuto iniziare meglio ... senza contare gli altri pesci; sei carpe per un totale di 15 chili (un po' più, ma siamo modesti) penso che costituiscano una pescata soddisfacente, con buona pace dell' imbecille di cui sopra, che nei suoi miseri reports non fa altro che esibire minutaglia e promettere di far sognare con i suoi scritti, pieni di strafalcioni lessicali, quei quattro "eunuchi" che lo seguono dappertutto, come starnazzanti oche giulive.


Posso dire ancora una volta una cosa? ... posso? ... ma sì ... lo dico:

FATTI NON TEORIE

* Testo e foto a cura di Franco Stanzione.