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Franco Stanzione

Se vuoi conoscere la mia opinione sulla pesca, leggi la

- - - - - - - - - - - - - - -- - - - - - - - - INTERVISTA CON L' ASSASSINO

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - a cura di Elisabetta Pansini


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martedì 29 novembre 2011

La bibliografia di un grande Pescatore: Mario Albertarelli

PESCA VERA E NON DI PLASTICA

Ripropongo un post pubblicato il 29 novembre 2008, esattamente tre anni fa, per ricordare un punto di riferimento della mia carriera di pescatore: il grande Mario Albertarelli.


Pur avendo iniziato a pescare fin dall' ormai lontano 1969, ho fatto la mia prima licenza di pesca solo nel 1977, principalmente a causa della scarsità di acque interne nella mia regione, la Puglia, che comportava una quasi nulla conoscenza in giro su come e dove si potesse richiedere tale permesso.
Quando a quell' epoca iniziai le mie prime esperienze in acqua dolce, non esistevano nemmeno, dalle mie parti, libri che parlassero di questo argomento, per cui posso dire che veramente io ho imparato quelle tecniche da solo e senza l' aiuto di nessuno, basandomi solo sull' esperienza che avevo come pescatore di mare.

Mai, durante le mie prime battute di pesca sul fiume Ofanto, ho incontrato un pescatore a cui poter chiedere qualche informazione.
L' unico mio maestro, anche se in maniera quasi virtuale, è stato Mario Albertarelli.
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Ma chi è Mario Albertarelli ... meglio ancora ... chi è stato Mario Albertarelli?
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Riporto un riassunto della sua biografia, tratto dal sito

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Mario Albertarelli, giornalista e scrittore di cose di pesca, ha raccontato il mondo dei pesci e delle acque con la passione del pescatore e la capacità non comune del grande cronista. Alcune pagine della sua attività letteraria, sono pura poesia dell’acqua e di un modo di frequentare laghi, fiumi e torrenti così lontano da quello moderno.
Mario Albertarelli è nato a Torino, sulle rive del Po, il 13 settembre del 1933. Se n’è andato il 20 giugno del 1997. La sua vita si è sempre divisa fra Torino, la romagnola Cesena e la Valle d’Aosta, fino a quando negli anni Sessanta si è trasferito a Milano.Cominciò a pescare giovanissimo insieme ad una “banda” di simpatici frequentatori di osterie capeggiata da un suo zio che per primo gli insegnò a maneggiare una canna. A vent’anni si dedicò alla sua seconda vocazione: il giornalismo. Fu dapprima cronista di nera e poi inviato di per alcuni grandi quotidiani nazionali. In seguito, le sue passioni per le scienze naturali, conseguenze dirette dell’amore per la vita nei boschi, nei campi e sui monti, lo spinse verso i periodici dove poteva meglio condurre grandi inchieste sul dissesto ambientale che egli stesso illustrava coltivando così un’altra grande passione, quella per la fotografia. L’ultimo periodico per il quale ha lavorato è stato Natura Oggi.
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Come ho conosciuto Mario Albertarelli?
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Avevo circa 23 anni e frequentavo quotidianamente la libreria di un mio carissimo amico, quando una sera venni attratto da un libro che era in vetrina; entro e chiedo che ci facesse quel libro lì.
Il mio amico mi rispose che era stato a Bari a ritirare dei libri da un deposito e, avendo visto tra gli altri quel libro, pensò di prenderlo, sicuro che mi avrebbe interessato.
Lui sapeva già della mia grande passione per la pesca.
Il libro in questione si chiamava "L' amo e la lenza", di un certo Mario Albertarelli; lo acquistai subito, perchè era da anni che cercavo un libro su questo argomento.
Senza portarla troppo alla lunga: quel libro ha segnato tutto il mio modo di essere pescatore e di intendere la pesca.
Non riesco a dire qui quale sia l' affetto e la stima che ho per Mario Albertarelli; la riconoscenza che ho verso un uomo i cui scritti mi sono valsi più dell' insegnamento di tanti maestri di pesca veri con i quali avrei potuto andare a pescare per tanti anni.
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Riporto di seguito la bibliografia di Mario Albertarelli, per quanto concerne i libri da lui scritti in mio possesso: li custodirò gelosamente fino all' ultimo giorno della mia vita, insieme alle cose più care.
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L' AMO E LA LENZA
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Edito da Mondadori, per la serie degli Oscar, nel maggio 1976.
Il libro inizia con una premessa dell' Autore, della quale cito solo i primi tre righi: "Questo non è un manuale di pesca. Non è neppure un romanzo. E' soltanto il ricordo di una vita trascorsa su fiumi, laghi e torrenti nella continua ricerca di un' intima felicità".
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A PESCA COL PROFESSORE
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Edito da Mondadori nell' ottobre 1977.
Scritto con la collaborazione del prof. Ettore Grimaldi, ricercatore presso l' Istituto Italiano di Idrobiologia.
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LA PESCA NEL FIUME,
NEL TORRENTE, NEL LAGO
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Edito da De Vecchi Editore nell' ottobre 1979.
Un manuale di pesca, diverso dai soliti, alla maniera proprio di Mario Albertarelli.
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GUIDA ALLA PESCA IN ACQUA DOLCE
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Edito da Mondadori nell' aprile 1980.
E' praticamente una riedizione, con veste tipografica e titolo cambiati del primo best seller di Mario Albertarelli "A pesca coi campioni", edito per la prima volta nel 1971.
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STORIE DI PESCA
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Edito da Mondadori nell' aprile 1980.
"Uno scorrere o ristagnare di acque, un guizzare di pesci, incontri con vecchi bracconieri, soste nelle povere osterie lungo gli argini della Padania, alcune giornate frizzanti su un torrente oltre i duemila metri: sono esperienze che danno aria, luce e felicità a queste Storie di pesca".
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A PESCA COI CAMPIONI
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Edito da Mondadori nel settembre 1984.
Si tratta della quarta edizione del 1971, questa volta con una veste tipografica più importante e con il titolo originale.
Parla di sette pescatori con sette diverse tecniche; gente semplice, di tutto rispetto, soprattutto molto umile e molto diversa dai rampanti ed improvvisati "maestri di pesca" di cui pullula oggi il web.
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Nel 1994, a cura della casa editrice Il Mio Castello Pesca, come inserti della rivista "Il pescatore d' acqua dolce", sono state fatte le ristampe di "A pesca col professore" e di "A pesca coi campioni".
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Queste dunque sono state le letture sulla pesca che hanno accompagnato la mia formazione di pescatore, non solo di acque interne.
Il mio modo di concepire la pesca è quello di Mario Albertarelli.
Non una competizione con gli altri, non una esibizione tesa a farsi migliore sugli altri, ma semplice poesia da vivere intimamente a contatto con la Natura e, oso dire, con Dio.
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GRAZIE MARIO !!!
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* Testo e foto di Franco Stanzione.

sabato 26 novembre 2011

26 novembre 2011 - "Pescatina" al lago Elena di Lavello (PZ)

Mattinata avara di catture al lago Elena questa mattina, eppure il proprietario dell' impianto, sig. Antonio Rosucci, ha provveduto ad un abbondante ripopolamento, ad inizio e a metà mattinata; non solo ... ma appena giunto sul posto ho notato subito la presenza di una grande quantità di trote che già c' erano nel lago.



C' erano in tutto otto pescatori, ma il pescato, rispetto alle potenzialità odierne dell' invaso, è stato veramente esiguo, probabilmente a causa del fatto che le trote erano strapiene di uova e quindi inappetenti.


Appena cinque le catture ... e a questo punto non rimane che attendere la prossima occasione; si sa ... la pesca non è una "scienza esatta" e può quindi riservare sempre sorprese ... nel bene come nel male.



* Testo e foto a cura di franco Stanzione.

domenica 20 novembre 2011

19 e 20 novembre 2011 - Week end a Moliterno (PZ) con Anatoli

Ogni volta che vado con Anatoli a Moliterno, in Val d' Agri, il mio "giovanotto" già dalla ripartenza pensa a quando ci ritornerà.
Ad un mese dall' ultima volta, sabato 19 novembre se ne è ripresentata l'occasione.
Ore 12,55 ... la campanella del liceo squilla ed immediatamente compare fuori dalla scuola Anatoli che viene prelevato al volo con l'auto ... direzione Moliterno ... Locanda di Santo Martino.
La sera, come sempre di sabato, cena con pizza e a letto subito dopo.
... Domenica 20 novembre, ore 6,30 ... sveglia ... lascio Anatoli a dormire, e vado al laghetto di Villa d' Agri per una garetta a trote ... ovviamente senza pretese di vincere, ma solo nella speranza di un buon ripopolamento e di una buona pescata.
Per me il tempo delle gare è passato per sempre, però queste non sono gare vere e proprie, ma una occasione di ritrovo tra amici e conoscenti, all' insegna del divertimento.






Alla fine della gara mi sono ritrovato comunque secondo di settore con tredici catture ... sudate, perchè il pesce, pur essendoci in abbondanza, oggi non ne voleva sapere di mangiare ... misteri della pesca!!!





Come sempre, quando faccio ritorno alla Locanda da una pescata, Anatoli mi sequestra tutto il pesce per darlo ai tanti gatti che colà dimorano.




Appena il tempo di andare in camera e cambiarmi, non senza aver prima ammirato la splendida veduta che c'è fuori dalla finestra ...



... e siamo in sala da pranzo.




... dove Mimmo, il proprietario, tra un piatto e l' altro che porta ai tavoli, si esibisce in tutto il suo repertorio di battute e racconti.



... e come sempre Anatoli non è mai capace di stare seduto a tavola, ma tra un piatto e l' altro va a "salutare" i suoi amici Asterix ...



... e Saetta.



Che dire ... ancora una volta ho avuto il piacere di trascorrere momenti piacevoli con mio figlio, con buona pace di qualche imbecille che su squallidi siti di pesca scrive che non vuole sposarsi e che figli non ne vorrà mai, perchè diventare un bravo pescatore è l' unico obiettivo della sua vita.
Mi spiace per lui ... non avrà mai la minima idea di quanta soddisfazione si provi ad avere come migliore amico un figlio!




* Testo e foto a cura di Franco Stanzione.

venerdì 11 novembre 2011

11 novembre 2011 - Mattinata al lago Andrea di Rapolla (PZ)

Mattinata senza gloria e senza infamia al lago Andrea di Rapolla; pensavo che essendo venerdì sarei stato solo, invece c' erano altri sei pescatori, dei quali due (guarda come è piccolo il mondo) conosciuti la settimana scorsa al lago Nettuno di Avigliano.



Le trote stamattina erano piuttosto svogliate, tanto è vero che, dopo averne presa una, ho atteso oltre due ore per metterne un' altra nel retino.



Ad ogni buon conto, alle 11,00 circa, quando ho smesso di pescare per rifare i 110 chilometri che mi separavano da Molfetta, ho potuto contare sette catture; gli altri pescatori ne hanno prese quattro o cinque ciascuno, con un massimo di sei.
Insomma ... che dire? L' importante è non incappare mai nel cosiddetto "cappotto" ... e comunque, per quella che è la resa abituale dei nostri laghetti (Andrea in particolare), tutto sommato non è andata male.

* Testo e foto a cura di Franco Stanzione.

sabato 5 novembre 2011

5 novembre 2011 - Trota lago ad Avigliano (PZ)

Come nei miei intenti di ieri, oggi sono stato ad Avigliano, in provincia di Potenza, dove da diverso tempo volevo visitare un laghetto per trote dal nome piuttosto "marino" ... il lago Nettuno.
Partenza da Molfetta poco prima dell' alba (non mi sono fermato nemmeno per il solito caffè e cornetto al bar di Mariotto) ... 144 chilometri di strada, dei quali circa 100 ottimamente percorsi, ma gli ultimi fatti di curve una dietro l' altra tra le montagne ... una cosa tremenda ...


In compenso il laghetto, molto ben gestito, devo dire, mi ha ricompensato della fatica dovuta ad una guida molto attenta che non mi ha lasciato la possibilità di ammirare, come avrei voluto, un panorama bellissimo ... come tutti i panorami Lucani.


Ho deciso alle 11,30 di ritornare a casa per poter essere seduto a tavola in tempo utile per il pranzo ... non mi piace che i miei figli debbano pranzare senza il padre.
La pescata non è stata eccezionale, ma sei belle trote sono riuscito, pur sempre, a portarle via ... considerato che una mi si è slamata sotto riva e che gli altri tre pescatori presenti non sono arrivati a prenderne oltre quattro ciascuno ... eppure conoscevano il laghetto molto bene, essendo del posto.


* Testo e foto a cura del dott. Franco Stanzione.

venerdì 4 novembre 2011

4 novembre 2011 - Ultima battuta a spinning della stagione sul Basento

Finalmente un week end di sole ... era già nelle previsioni da alcuni giorni ... e finalmente è arrivato il momento tanto atteso di andare a fare qualche ultimo lancio di cucchiaino sul Basento, prima delle piogge autunnali che, prima o poi, arriveranno copiose, togliendo ogni possibilità di praticare lo spinning a causa delle acque torbide.
Da un paio di mesi mi sono follemente innamorato del Basento ... ho sempre preferito la pesca in acqua corrente rispetto a quella in lago ... ed ora mi sto sfogando, dopo anni di sola pesca in acque ferme.
Sveglia alle 4,30 e caffè e cornetto alle 6,15 al bar Basentum della stazione ferroviaria di Salandra ... inizio pesca sotto il ponte della strada che porta a Grottole.



Primo lancio: un cavedano ...



... seguito da altri un po' più a valle, tutti della solita misura ... ma niente di importante.


Verso le 8,30 decido di spostarmi venti chilometri più a monte, esattamente sotto Campomaggiore dove, in verità, pur essendo bellissimo il posto, dominato dalle cime delle splendide Piccole Dolomiti Lucane, non ho avuto una tocca ...



... ma non fa niente ... intanto qualche pesce l' ho preso anche questa volta; vedere i panorami di questa mattina è impagabile, immerso in una natura meravigliosa, per cui posso ritenermi più che soddisfatto.
Quanto al prendere pesce ... ma sì, non mi pare proprio di essere uno in crisi di astinenza da tanto tempo ... mi rifarò domani con le trote al laghetto di Avigliano.

* Testo e foto a cura di Franco Stanzione.