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Franco Stanzione

Se vuoi conoscere la mia opinione sulla pesca, leggi la

- - - - - - - - - - - - - - -- - - - - - - - - INTERVISTA CON L' ASSASSINO

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - a cura di Elisabetta Pansini


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lunedì 28 luglio 2014

Il lago Iliade a Greci (AV)

Oggi non voglio fare il solito report su una delle mie tante "pescate" che un paio di volte la settimana costituiscono quella terapia, non prescritta dai medici ma da me stesso, per poter vivere sopportando, senza riportarne danno, il prossimo che quotidianamente, sul lavoro e non solo, mi avvelena la vita.
Vado sempre in posti solitari e da solo, proprio per ritrovare me stesso e riacquistare la forza di affrontare la successiva settimana di lavoro.
Parlerò oggi di un posto, conosciuto nel luglio dello scorso 2013, che è entrato ormai a far parte delle mie mete preferite: il lago Iliade a Greci, in provincia di Avellino, proprio al confine con la Puglia, subito dopo Orsara di Puglia.
Dal mio punto di vista è il posto più bello tra quelli in cui vado a pescare: un vero Paradiso naturale.

Ingresso del lago Iliade

Il lago è un bacino naturale, non artificiale, alimentato da fresca acqua sorgiva, completamente immerso nel verde di una boscaglia (ricorda molto il lago Piccolo di Monticchio) e si trova a circa tre chilometri dal centro abitato di Greci, a 823 metri di quota; la sua esatta denominazione è però "Lago Iliade Carp Fishing". Sotto sponda si è subito sui quattro metri di profondità, arrivando verso il centro addirittura a dodici ed anche diciotto metri.

 Il lago Iliade in estate

 Il lago Iliade in inverno

Per poter pescare al lago Iliade bisogna essere tesserati alla relativa Associazione.
Chi tra i soci o tra gli aspiranti soci della Associazione volesse in qualsiasi momento andare a pescare sul lago Iliade, può prenotarsi telefonando al numero 320/3049230; l'orario di apertura va dalle ore 8.30 in poi, fino al tramonto e si può pescare per la mezza o per la intera giornata.
Il lago è magistralmente ed amorevolmente gestito da un amico che stimo anche per la sua professione, in quanto facente parte della benemerita Arma dei carabinieri, verso la quale ho da sempre una grande ammirazione: Carmelo Cicchella, abitante però ad Ariano Irpino, a pochissimi chilometri da Greci.
Nella gestione del lago e nella sua apertura al pubblico dei pescatori (che devono essere rigorosamente tesserati alla Associazione facente capo alla struttura) Carmelo si avvale dell'aiuto della sua fidanzata, la signorina Marisa Grasso, abitante proprio a Greci.
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Il lago Iliade

Non sto qui a descrivere come arrivarci, perchè basta andare su Google Maps e digitare "Greci" e subito si può capire dove andare, provenendo da qualsiasi direzione, dopo di che basta andarci, entrare nel centro abitato e seguire la accurata segnaletica che porta al lago.
Il nome può fare intendere che si peschino solo carpe (ce ne sono di bestiali), ma dopo averci pescato tante volte posso dire che le specie presenti sono: carpe, carassi, pesci gatto, qualche storione, persici sole, persici trota e, durante il periodo che va da ottobre a fine marzo, anche trote iridee e salmerini.

Carpa

Carassio

Quanto alle tecniche io direi che possano essere utilizzate tutte quelle che prevedono l'uso di un mulinello, in quanto occorre una adeguata frizione per far fronte alla forza di pesci che non di rado (anzi quasi sempre, come capitato a me sino ad ora) superano i tre chili di peso. Non bisogna dimenticare che ci sono anche bestioni da dieci chili e oltre. Parliamo quindi di legering (la tecnica da me preferita su questo lago), carpfishinf, inglese, bolognese e spinning; assolutamente da sconsigliare è la canna fissa, per evitare rotture della canna stessa.

Legering per le carpe

... e che carpe!

Diciamo pure che da parte della gestione del lago c'è molta disponibilità, però una disponibilità che non deve essere scambiata per dabbenaggine, perchè Carmelo (come gli ho sentito dire in una occasione) non è certo il tipo che si mette a "pettinare le bambole"; la cortesia che viene offerta deve sempre essere ricambiata  dalla correttezza del comportamentto di chi intende frequentare il lago, rispettando delle semplici regole che poi dovrebbero essere alla base del modo di fare di chi ama davvero la pesca sportiva e di conseguenza rispetta la natura e i pesci.

Spinning al persico trota

Quali sono queste regole?
- Mantenere pulite le sponde non abbandonando rifiuti per terra o in acqua (intorno al lago ci sono tanti contenitori per i rifiuti). Anche gli spezzoni di filo di nylon per la pesca non vanno lasciati nell'ambiente e così pure le buste o l'avanzo di eventuali pasture, che non va buttato in acqua con la scusa che poi ci penseranno i pesci a farlo fuori ... si crea poi eutrofizzazione che deturpa la bellezza del lago e toglie ossigeno ai pesci ... meglio buttarlo negli anzidetti contenitori o portarselo via.

Tremarella alle trote ...

... ed ai salmerini

- Pescare con esche naturali come pane, mais, lombrichi (il bigattino non è consentito) oppure con le cosiddette "boiles", o con esche artificiali come cucchiaini rotanti o pesciolini finti (minnows) ... o con le camole, per le trote, durante la stagione invernale.
- Usare ogni cautela nei confronti del pesce catturato, che va sempre slamato con cura e subito rimesso in acqua. Soprattutto per le carpe, ove possibile, si usino gli appositi materassini, e comunque evitare di far saltare i pesci per terra, riportando traumi e lesioni oculari.

 Fotografare il pescato ...

 ... e rilasciarlo con cura

- Non tenere radio o altri apparecchi che possano diffondere musica a tutto volume, perchè oltre i pesci bisogna rispettare anche quei pescatori che vanno sul lago per trovare un po' di pace e tranquillità.
Come si vede, sono tutte regole non coercitive ma di vivere civile, che dovrebbero già far parte dal bagaglio comportamentale di chiunque viva in un consorzio umano non tribale (dove peraltro vi sono regole molto ferree che si fanno rispettare con la forza e non con la persuasione).

* Testo e foto a cura di Franco Stanzione.

sabato 26 luglio 2014

26 luglio 2014 - I black bass del lago Iliade e i cavedani del torrente Cervaro

Giornata completamente dedicata allo spinning quella odierna.
Stamattina ho iniziato infatti con lo spinning sul lago Iliade; diciamo pure che pescare sempre a legering alla lunga diventa anche monotono, per cui ultimamente sto prediligendo tecniche di pesca più movimentate, come appunto lo spinning. 


Sono arrivato sul lago quasi alle ore 9.00, in ritardo rispetto al solito.
Primi lanci ...primi pesci ... black bass ... poi come al solito stop (Si sa benissimo che il persico trota è un pesce lunatico).

Dopo un'oretta circa le abboccate riprendono, ma una pioggia diventata insistente mi ha convinto ad andar via, prima di rimanere impantanato con l'auto sulle sponde del lago.


Ad ogni modo nove black bass si son fatti ammaliare dai micidiali minnows che costruisce e mi fornisce l'amico Roberto Leso di Novara, negoziante di articoli da pesca sportiva.


Oggi, prima di partire da casa, avevo deciso di passare insolitamente l'intera giornata a pesca, per cui sulla via del ritorno ho fatto qualche lancio, sempre a spinning, sul torrente Cervaro che scorre proprio sotto Greci. Il torrente era ridotto ad un filo di acqua corrente, con molta eutrofizzazione, ma nonostante ciò, come si vede dalle foto, un paio di cavedani decenti, tra quelli più piccoli, li ho beccati.


Ancora una volta l'importante è essere andati a pescare e avere, comunque, la capacità di saper raccogliere ciò che in quella giornata il lago o il fiume possono o vogliono offrirti.

* Testo e foto a cura di Franco Stanzione.

lunedì 21 luglio 2014

19, 20 e 21 luglio 2014 - Tre giorni di pesca alla trota in Val d'Agri

Venerdì 19 luglio sono andato via dalla farmacia mezzora prima della chiusura e, con mio figlio, sono andato a Moliterno, presso la solita Locanda di Santo Martino per una "tre giorni" di pesca in Val d'Agri.
Partenza ore 20.00 da Bari e arrivo alle ore 22.00 ... per un tragitto di 225 chilometri, andando con la SS 6 Ionica, per guadagnare tempo; cena e subito a dormire.

 Sabato 19 luglio - 1° giorno
Per la stanchezza non me la sono sentita di alzarmi presto come al solito e pertanto sono andato a pescare alle ore 7.00 sull'Agri, in un posto detto "sotto Lamberto"
Purtroppo, essendo quasi alla foce del fiume nel lago, sono stato letteralmente assediato da nuvole di piccoli persici reali: trote nemmeno una.


Naturalmente quando si va a pescare si va per prendere il pesce, ma se questo non c'è o non abbocca, si è sempre ricompensati dall'aver vissuto qualche ora immersi in una natura quasi selvaggia ... non sempre incontaminata, grazie ai porci che nel fiume riversano di tutto.


Nel tardo pomeriggio ho voluto provare qualche lancio con la "Tenkara" sul fiume Maglia ... ma non ho avuto nemmeno una bollata, cosa che mi convince sempre più che su questo fiume non c'è quasi più nulla, alla faccia del "Parco dell'Alta Val d'Agri" che è stato la rovina di queste zone (istituito solo per dare il posto a quattro parassiti).


Domenica 20 luglio - 2° giorno

Per il gusto di pescare a "Tenkara" sono andato all'alba sull'Agri, questa volta però non a trote, ma a cavedani. 
Ho provato prima sotto Alianello, ma il fiume era un cristallo e con acqua bassissima e non si vedeva un pesce.


Mi sono spostato più a monte, al bivio per San Chirico Raparo e qui, in una spanna d'acqua, qualche cavedanello ha fatto la sua comparsa ... ma cavedanelli veramente piccoli ...


L'Agri qui ha pochissima acqua.


Con una gran voglia di prendere qualche pesce, mi sono allora spostato, verso le ore 11.00 sul torrente Sciaura, sotto Grumento Nova, in un posto che non mi tradisce quasi mai, ed infatti in una oretta ho pescato sei trote.


Lunedì 21 luglio - 3° giorno

Causa una cena abbondante della sera precedente, sono andato a pescare tardi. Infatti mi sono svegliato alle ore 7.30 per essere sull'Agri verso le ore 8.30. Il cielo prometteva pioggia, per cui non mi sono allontanato molto dall'auto.


L'acqua era piuttosto velata, segno che a monte era piovuto nella nottata.


Fortunatamente qualcosa s'è presa.


L'Agri era proprio bello questa mattina.


Verso le ore 11.00 è iniziato a piovere e sono quindi andato via dopo aver pescato comunque tre trote.


Questa la cronaca di tre giorni trascorsi nella Val d'Agri, sempre più povera di pesci, ma che mi è entrata ormai talmente nell'anima da non poter più fare a meno di ritornarci sempre.

* Testo e foto a cura di Franco Stanzione.