- - - - - L'invidia del cretino per l'uomo brillante trova sempre qualche consolazione nell'idea che l'uomo brillante farà una brutta fine. (Max Beerbohm, 1911)

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Chi leggerà del mio modo di intendere la Pesca, di come la pratico o anche delle mie "follie", se condividerà ed avrà il piacere di ritornare a farmi visita mi onorerà; chi non condividerà ed avrà obiezioni nel merito e deciderà di non rivedere mai più il mio blog ... mi farà un piacere.

Franco Stanzione

Se vuoi conoscere la mia opinione sulla pesca, leggi la

- - - - - - - - - - - - - - -- - - - - - - - - INTERVISTA CON L' ASSASSINO

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - a cura di Elisabetta Pansini


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giovedì 24 dicembre 2015

24 dicembre 2015 - Le trote della vigilia di Natale

Quasi sicuramente quella di oggi è stata la mia ultima pescata del 2015 ... in attesa di ricominciare già dal giorno dopo Capodanno 2016 che cadrà di sabato ... e quindi giornata di pesca.
Campo di "battaglia" è stato il lago Elena di Lavello ... vittime le trote.


Nonostante la bella giornata le prime ore sono state davvero micidiali in quanto a freddo, ma in compenso le catture, anche se poche, sono state di buona taglia.


Tre in tutto le trote pescate e, come già detto, questa potrebbe essere stata l'ultima pescata di quest'anno.
 


Nota stonata della giornata è stata la constatazione, ritornando a casa e passando dal ponte sull'Ofanto tra Lavello e Cerignola, di quanto degradato sia il fiume in questo tratto; l'acqua era praticamente nera ... eppure non piove da molto ... chissà che schifo ci avranno buttato in quell'acqua!!!


Testo e foto a cura di Franco Stanzione.

mercoledì 23 dicembre 2015

23 dicembre 2015 - Due ore a pesca sul porto di Molfetta

Da qualche settimana non ho pubblicato un mio report di pesca, non certo perchè non sia andato a pescare, bensì perchè non ho ritenuto opportuno ripetere sempre le stesse cose, giacchè le mie ultime "uscite" sono state esclusivamente a cefali sul molo Pennello di Molfetta.
Anche stamattina sarei dovuto andarci, ma mi son fatto prendere dalla voglia di rimanere a letto un po' più del solito per cui, una volta sfumata la magia dell'alba in riva al mare o al lago, avevo deciso di lasciar perdere. 
Arrivate più o meno le ore 11.00  non ho però resistito ...  optando per solo un paio di ore in un posto in cui non andavo a pescare da almeno venticinque anni, a motivo dell'alta densità di esseri umani che lo frequenta: la banchina S. Domenico del porto di Molfetta, esattamente di fronte al Mercato Ittico.


E a proposito di alta densità di "rompicoglioni", ne ho avuto abbondante conferma perchè nelle appena due ore nemmeno che sono stato a pescare, imbecilli che si sono avvicinati a chiedere cosa avessi pescato ne sono venuti in grande quantità ... uno addirittura (il più cretino di tutti) è venuto a darmi consigli su come e dove andare se avessi voluto pescare i cefali nel porto di Molfetta ... no comment!
Ancora una volta ho dovuto quindi constatare che frequentare il porto di Molfetta, soprattutto in una zona così esposta, è sconsigliabile a chi, come me, soffre di allergia agli imbecilli.
Ad ogni buon conto ... s'è pescato un cavolo ... e oltretutto, appena finito di pasturare, un peschereccio è salpato creando una corrente tale che il mio lavoro è stato vanificato.
Risultato ... dal momento che ho tentato i cefali sul fondo: solo tre "goggioni"


Pazienza ... mi rifarò domani sul lago Elena a Lavello, pescando a trote.

* Testo e foto a cura di Franco Stanzione.

venerdì 20 novembre 2015

20 novembre 2015 - Locone, ovvero ... l'assassino ritorna sempre sul luogo del delitto

Non più tardi di una settimana, diciamo pure lunedì scorso, un cretino mi affibbiava tramite e-mail l'attributo di "assassino e stragista" (vedi post precedente del 16 novembre 2015).
Pertanto questa mattina, coerentemente con questa attribuzione e di conseguenza con il detto "l'assassino ritorna sempre sul luogo del delitto", sono stato a pescare sul Lago Locone, esattamente nello stesso posto di sabato scorso, cioè l'ultima volta che ho avuto una canna tra le mani.
Giornata splendida, anche se ventosa e all'inizio fredda, ma le catture non sono mancate; ovviamente anche le armi dell'assassino sono state le stesse dell'ultima volta: due canne da legering,


Sono venute a guadino molte carpette (non grosse ma molto combattive) ...


... qualche carassio ...


... poche scardolette ...


 ... tre breme ...


... ed un esemplare per ognuno di persico reale ...


... e dell'odiosissimo pesce gatto che questa volta (in barba all'assassino) ho rilasciato subito invece di sopprimere (cosa che faccio abitualmente con questo pesciaccio infestante).


Alla fine della mattinata il pescato è stato quello delle sottostanti foto.


*Testo e foto a cura di Franco Stanzione.

lunedì 16 novembre 2015

Franco Stanzione è un assassino e uno stragista

Giovedì 12 novembre ero al lavoro quando, tra un cliente e l'altro, ho aperto la mia casella di posta elettronica ed ho trovato una e-mail con il seguente messaggio:


Secondo me lei è un assassino e uno stragista.

Il mittente della e-mail si desumeva chiaramente dall'indirizzo di posta elettronica, ma era un nome a me sconosciuto.
Non mi è stato difficile immaginare che doveva trattarsi di qualche esaltato con tendenze pseudo animaliste, con movente riconducibile all'aver probabilmente visto su questo blog le mie catture, forse addirittura qualche trota insanguinata o la nassa contenente oltre trenta chili di pesce.


Se c'è nella vita qualcosa che mi da fastidio, è che qualcuno che non conosco si prenda indebitamente delle confidenze nei miei confronti.
Non senza aver esitato nel dubbio di una eventuale risposta, così intanto ho deciso di replicare a quella frase buttata lì in maniera inopportuna:

 Prego? ... Ha bisogno di qualcosa? ... Non si sente bene?

Certamente non è questa la replica che il "tizio" meritava, ma ben altra, e chi mi conosce sa bene che io le parole non devo andare a prenderle in prestito da nessuno.
Dopo un po' il "tizio" mi ha così risposto:

Sto molto bene, amico mio e vengo alla spiegazione: sono pescatore anch’io da più di cinquant’anni e quando vedo mattanze come quelle che lei espone con tanto orgoglio non posso avere che reazioni tipo quella che ho avuto. Le annuncio che, alla sua prossima risposta, non risponderò più. Tanto sarebbe inutile. 

Avevo visto bene ... la vista delle mie foto aveva suscitato l'indignazione di un debole di stomaco ...
Ovviamente non ho ritenuto di replicare oltre, ma mi chiedo: possibile che esista gente che si arroga il diritto o al più la presunzione di permettersi di importunare chi non conosce, per "cazzate" del genere?
E, in ogni caso, io sono libero di fare ciò che voglio quando vado a pescare, sempre nel rispetto delle normative vigenti e, se ho voglia di immortalare momenti per me gratificanti della mia vita, sono ugualmente libero di farlo senza dover subire il giudizio di uno sconosciuto o di chicchessia.
Oltre tutto io trattengo solo il pesce commestibile tipo trote o persici (in acque interne) e quello di mare ... ci mancherebbe che io peschi una bella spigola e poi la rilasci ... ma scherziamo?
Il resto, dopo averlo fotografato, lo rilascio sempre e, comunque, potrei farne ciò che voglio, atteso che la legge consente di fare tutto ciò che vogliono ai rumeni, che stanno facendo stragi vere e proprie nelle nostre acque interne, vedi Locone e Basentello.
In conclusione ... nella convinzione che il "tizio" continuerà a venire qui a leggere e vedere ciò che pubblico, voglio dirgli innanzi tutto di aver provveduto a segnalarlo alla Polizia Postale come "stolker" e che di ciò che lui pensa non me ne frega un "beneamato", e poi che se certe cose urtano la sua suscettibilità, mediti anche su se stesso nel senso di pensare che quando allama un pesce e lo porta a terra certamente non gli ha fatto del bene ...
Ma, andando oltre ogni conclusione, il "tizio" mi permetta di dirgli ciò che sento dal profondo dell'animo:

Sei solo un cretino e vedi di fare l'uomo, che l'età per farlo ce l'hai ...

* Testo e foto a cura di Franco Stanzione.

sabato 14 novembre 2015

13 e 14 novembre 2015 - Dal porto di Molfetta al Locone

Venerdì 13 novembre da considerare come un venerdì 17, in quanto sono stato a pescare sul molo Pennello di Molfetta dalle ore 5.00 (era ancora buio) alle 11.00 senza avere nemmeno una "toccata" da parte di un pesce, nonostante pescassi con una bolognese a cefali e con due canne a legering.


Probabilmente l'assenza di "mangiate" è stata da ricondurre ad una bassa mare di proporzioni eccezionali in atto in quelle ore.


Sabato 14 novembre ... tutto un altro discorso.
Infatti, nonostante la presenza di una fitta nebbia che mi ha afflitto per circa ottanta chilometri ...


... sono giunto sulle rive del lago Locone, che non frequentavo da parecchio tempo, per una pescata a legering ...


... in compagnia dei cari amici lucani Pinuccio e Michele (che era più distante a tentare cavedani a canna fissa) ...


... e questa volta le catture non sono mancate.
Ha abboccato un po' di tutto ... carpe ...


 ... persici reali ...


... tra i quali uno veramente bello ...


... addirittura un paio di persici sole ...


... oltre a qualche carassio di taglia ...


... alle immancabili scardole ...


... e qualche breme, che mai, prima di oggi, avevo pescato sul Locone.
Gli amici mi hanno poi riferito di un (per me inopportuno) ripopolamento di breme fatto da pescatori della zona, prelevandole dalla diga del Basentello.
Io, che sono sempre per la legalità, certe cose non autorizzate dagli organi competenti non le condivido.


Alla fine della mattinata posso considerarmi soddisfatto sia per il numero, che per la qualità del pesce pescato.


Quella di stamattina potrebbe essere stata comunque l'ultima pescata del 2015 sul Locone, che ho lasciato bellissimo come sempre ...


... pur essendo afflitto dalla presenza di rifiuti di ogni genere ...


 ... lasciati dappertutto dai soliti "rumeni" ai quali questa volta risparmio l'aggettivo con il quale abitualmente li qualifico. 


 * Testo e foto a cura di Franco Stanzione.