- - - - - L'invidia del cretino per l'uomo brillante trova sempre qualche consolazione nell'idea che l'uomo brillante farà una brutta fine. (Max Beerbohm, 1911)

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Chi leggerà del mio modo di intendere la Pesca, di come la pratico o anche delle mie "follie", se condividerà ed avrà il piacere di ritornare a farmi visita mi onorerà; chi non condividerà ed avrà obiezioni nel merito e deciderà di non rivedere mai più il mio blog ... mi farà un piacere.

Franco Stanzione

Se vuoi conoscere la mia opinione sulla pesca, leggi la

- - - - - - - - - - - - - - -- - - - - - - - - INTERVISTA CON L' ASSASSINO

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - a cura di Elisabetta Pansini


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domenica 31 luglio 2011

31 luglio 2011 - Locone deludente

Ritornato venerdì pomeriggio dalle vacanze in Toscana, questa mattina decido di andare al Locone, pur sapendo che avrei fatto sgraditi incontri con i rumeni, che di domenica a branchi scorazzano per il lago, lasciando immondizia sulle rive dopo il loro transito.
Per fortuna questa volta ho sbagliato ... c' erano, ma pochi e lontano dalla mia postazione.



Oggi però, non c' erano nè rumeni e nemmeno pesci, perchè dopo cinque ore ho portato in nassa solo cinque carpette ...



... NO COMMENT!!!

* Testo e foto a cura di Franco Stanzione.

mercoledì 13 luglio 2011

13 luglio 2011 - Locone "the day after" ... la vendetta ... ma sempre con sfiga ...

Dopo la "iattura" di ieri (leggi report del 12/7/11), sono ritornato nello stesso posto; ho pescato questa volta con una Artax 951 della Colmic ... top di gamma delle inglesi nel 1996/97, ma sempre validissima. Solo i cretini lasciano le canne buone per comprarne altre nuove ... ad un certo livello le canne durano una vita (almeno fino a quando una grossa carpa non pensa di trascinarsela in acqua ...). Di questa canna ne ho quattro esemplari ... penso che le erediterà il mio Anatoli, perchè mi dureranno per tutta la vita; infatti ho tanto di quel materiale che non faccio acquisti nei negozi di pesca da anni.
Mattinata bellissima ma altrettanto calda ... direi rovente ... ero l' unico pescatore su tutto il lago ... come piace a me ...



Ero intenzionato a prendermi la rivincita ... volevo fare una strage di carpe per punire quella che ieri mi ha portato via la canna ... ma ben presto ho iniziato a scoraggiarmi perchè ha abboccato uno schifosissimo pesce gatto che, come di rigore, è stato immediatamente giustiziato.



Subito dopo, per fortuna, ha abboccato una carpa, la prima di una lunga serie che è arrivata a contarne una sessantina circa, per un totale da me stimato tra i 20 e i 25 chili ...



Non ho potuto stabilire esattamente il peso perchè, dopo aver preso un quarto (che schifo) pesce gatto (giustiziato come gli altri) ...



... ho ritirato la nassa, notando che si era creata una lacerazione dalla quale era uscita gran parte del pescato ...



... che ho quindi fotografato in parte ... anche perchè nel frattempo mi si era scaricata la batteria della macchina fotografica ... evidentemente negli ultimi tempi sono costantemente nei pensieri di qualche figliaccio di pu@@@na che certamente non mi vuole bene ...
Comunque anche quello che ho fotografato, che non è nemmeno la metà del pescato effettivo, è sempre molto più di quello che pubblicano certi idioti che scribacchiano su rivistacce del settore.

FATTI, NON TEORIE

* Testo e foto a cura di Franco Stanzione.

martedì 12 luglio 2011

12 luglio 2011 - Locone con sfiga

Questo report è senza foto ... ma il motivo c' è ... eccome che c' è ...

Stamattina alle 6.00 ero già al Locone ... la compagnia era buona (il mio amico Michele Ungolo mi aveva portato come al solito cappuccino e cornetto ... mannaggia a lui ... la giornata bella ... il lago stava benissimo ... una bella carpa di oltre un chilo la avevo già presa ... quando ...

Il fatto.

Pescavo all' inglese con la mia vecchia e cara Raax 30 della Sarfix da 4.50 metri, armata con un Mitchell Topmatch 400 SHS ... recupero, innesco, lancio e appoggio la canna sul poggiacanne; manco il tempo di pulirmi le mani che la canna parte a razzo e finisce in acqua e, con una velocità incredibile, la vedo galleggiare mentre si allontana subito oltre i cento metri ... duecento ... sparendo alla vista ... una grossa carpa aveva abboccato e aveva deciso di punirmi per le tante sorelle e cugine che ho castigato in quello stesso posto per tanti anni ...

Ho girato il lago in lungo e in largo ... ma non si vedeva nulla; prima o poi la canna finirà a riva e sarà sicuramente preda di qualcuno dei tantissimi rumeni che ormai, con i pesci gatto, su quel lago si contendono la palma di ospiti sgraditi.

Ovviamente lancio un appello agli amici che mi leggeranno e che frequentano il Locone: se per caso ritrovate la canna prima dei rumeni, se volete fare una buona azione, fatemelo sapere al più presto.

Di quella stessa canna ne ho altre quattro, quasi nuove ... ma a quella ci tenevo perchè era una canna appartenuta ad un ex campione italiano di pesca al colpo over 50 ...

P.S. Immagino anche che l' allegra brigata di starnazzanti oche giulive che imperversa ormai nelle acque interne della mia zona, capeggiata da una specie di puffo, dopo aver letto (... perchè so di certo che vengono a leggere qui ...) sicuramente si metterà a caccia della mia ormai ex canna ... ed hanno anche ragione perchè la mia era una Sarfix ... non certo una ... Tube"v"tini ...

* Testo a cura di Franco Stanzione.

lunedì 11 luglio 2011

11 luglio 2011 - Ofanto con ... anguilla?

Non vado mai a pescare di pomeriggio, ma oggi ho fatto una eccezione ... un posto vicino quindi ... il fiume Ofanto tra Barletta e Margherita di Savoia.
Per via dei 34° di temperatura, non ho avuto il coraggio di andarci immediatamente dopo pranzo, per cui "mi son messo in moto" solo alle 16.30 per essere sul posto alle 17.00.


Purtroppo, sarà stato per il caldo o per non saprei dire cos' altro, non ho avuto abboccate fino alle 20.30.



Avevo già smontato quasi tutto perchè ormai il sole era tramontato, quando v ad abboccare una bellissima anguillona che a mio parere sfiorava il chilo.



Purtroppo non avevo più con me lo straccio e, in fase di slamatura, l' anguilla mi è scivolata di mano, riguadagnando le acque dell' Ofanto; pertanto mi è stato impossibile fotografarla.
Chi leggerà questo report è padronissimo di non crederci ... a me non importa più di tanto ... la cosa importante è che ho trascorso quasi quattro ore nella natura selvaggia fin quasi alle ore 21.00 e che tra poco, alle 6.00, ho appuntamento con l' amico Michele Ungolo sulle rive del Locone ... alla faccia di chi pesca soltanto attraverso le riviste e i siti internet ...

* Testo e foto a cura di Franco Stanzione.

domenica 10 luglio 2011

10 luglio 2011 - St. Julian' s lake with English Fishing

Secondo giorno di ferie, di nuovo al lago di San Giuliano pescando, come si intuisce dal titolo del report, all' inglese; questa volta però in compagnia degli amici Pinuccio e Michele di palazzo San Gervasio.



Purtroppo le attese per una bella "inglesata" a carpe sono naufragate da subito perchè non si è preso altro che, a parte una mia isolata breme, fastidiosissime alborelle in quantità industriale.



Alborelle, alborelle e solo alborelle. Poco prima di smontare l' attrezzatura ... una visita sgraditissima alla mia esca ... uno schifosissimo pesce gatto che quanti mi conoscono possono immaginare che fine abbia fatto, in virtù del mio disprezzo assoluto verso "ictaluridi" e "siluridi" in genere.


Ovviamente rimane la soddisfazione di essere andati a pesca con carissimi amici e aver goduto, ancora una volta, di una natura incomparabile.

* Testo e foto a cura di Franco Stanzione.

sabato 9 luglio 2011

9 luglio 2011 - Una mattinata al lago di S. Giuliano

Primo giorno di ferie e, ovviamente, di corsa a pescare ...
Destinazione lago di S. Giuliano, nei pressi di Matera, nuovamente a canna fissa, perchè volevo rivivere quelle sensazioni che solo una natura selvaggia come quella può regalarti.


Accanto a me un cinese, con tre canne armate con una montatura fatta di tanti uncini con attorno un pastone (pesca a strappo, praticamente). Mi diceva un amico di Matera che il lago è totalmente infestato dai cinesi che vanno di notte anche con le reti.



Più in là un gruppo di gente del posto ... un papà con figli e amici dei figli .



Tutt' intorno una natura meravigliosa, il canto delle tortore e lo stridio delle cicale.



La pesca? Come al solito quasi tutte breme ed un paio di carpette.



Ad un certo punto un miraggio ... le guardie volontarie provinciali ittico-venatorie ... (e quando mai?) ma non è fortunatamente un miraggio perchè al cinese contestano l' uso delle tre canne e gliene fanno rimanere in pesca solo una (il S. Giuliano è oasi protetta e si può pescare solo con una canna per volta). Naturalmente la mia documentazione, pur richiesta, era perfettamente in regola ...



... e, tra una breme e l' altra, ho continuato a godere di quanto mi circondava, compreso un gregge di pecore che si è abbeverato sulla sponda opposta; la Basilicata è anche questo.



Appena andate vie le guardie, come da copione, il cinese ha ripreso a pescare con tre canne (vorrei vedere che sarebbe successo nel suo Paese ... lo avrebbero "rieducato" in carcere a suon di botte per almeno un paio di anni).



Mentre godevo quindi di quella naura, una nota stonata: una nuvola di avannotti di pesci gatto ...



... che, per buona parte recuperata con il guadino, ed ispirandomi a quanto prescritto dalla legge sulla pesca in Emilia Romagna, per ciò che riguarda il trattamento degli alloctoni pescati, è stata messa a prendere l' abbronzatura all' asciutto, sul prato ... io odio il pesce gatto e suo cugino, lo stramaledetto siluro.



Dopo quattro ore di pesca, intorno alle 10.30, una temperatura di 34° circa mi ha costretto ad intraprendere la via del ritorno. Comunque, in una maniera o nell' altra, qualcosina s' è preso, anche se ormai, con il caldo, siamo ben lontani dalle grosse pescate che si possono fare nei nostri laghi ad inizio di stagione.



* Testo e foto a cura di Franco Stanzione.

venerdì 1 luglio 2011

30 giugno 2011 - Trote al laghetto di Villa d' Agri

Dopo un inizio settimana di fuoco dal punto di vista lavorativo, ho sentito il bisogno di fare una rimpatriata di tre giorni con mio figlio Anatoli in Val d' Agri, per ritemprarmi soprattutto con lunghe dormite e belle mangiate presso la Locanda di Santo Martino in territorio di Moliterno ... questa volta la pesca è passata in secondo piano.
Infatti sono così stressato ultimamente, che non ho avuto la forza di farmi le solite scarpinate lungo i torrenti ed ho ripiegato su qualcosa di più comodo ... il laghetto di Villa d' Agri ...
Pesci ovviamente non di qualità, ma ho goduto appieno, in compenso, della ottima cucina della signora Teresa e della squisita affabile loquacità di Mimmo, i proprietari della locanda ... senza contare la compagnia ineguagliabile di mio figlio, il simpaticissimo Anatoli.



* Testo a cura di Franco Stanzione.

* Foto a cura di Anatoli Stanzione.