- - - - - L'invidia del cretino per l'uomo brillante trova sempre qualche consolazione nell'idea che l'uomo brillante farà una brutta fine. (Max Beerbohm, 1911)

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Franco Stanzione

Se vuoi conoscere la mia opinione sulla pesca, leggi la

- - - - - - - - - - - - - - -- - - - - - - - - INTERVISTA CON L' ASSASSINO

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - a cura di Elisabetta Pansini


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sabato 14 settembre 2013

14 settembre 2012 - Ritorno a legering al lago Iliade

Prima di dedicarmi alla pesca in mare, che da ora fino a tutto novembre vede secondo me la stagione migliore, ho voluto fare un'ultima pescata a legering al lago Iliade, anche perchè dagli inizi di ottobre qui ci saranno le trote e quindi ... "ubi maior minor cessat".


Come di solito, ben presto è partita la prima canna ... e quando dico "partita", significa che è partita davvero a razzo; le carpe del lago Iliade le ho già in passato definite "treni". Tra le altre cose oggi ho anche inaugurato il materassino e la sacca pesa pesci da carpfishing, per rispettare al massimo questi pesci così belli del lago Iliade.


Poco dopo abbocca  una bella bestia di 4 chili.


Quindi un'altra ...


... ed un'altra ancora (una carpa a specchi di 3,6 chili).


Ad un certo punto, mentre recuperavo una carpa, sull'altra canna ha mangiato un'altro bel bestione ... in pratica ho dovuto faticare non poco per badare a due catture contemporaneamente.


Ho pescato per circa quattro ore e mezzo questa volta, prima di decidere di tornare a casa (sono pur sempre 140 chilometri di strada da rifare, da Greci a Molfetta), ma ...


... avevo già smontato la prima canna, quando sulla seconda è venuta a darmi l'arrivederci un'altra carpa.


Rispetto alle altre volte ne ho pescate di meno, ma sarebbe volere troppo se dicessi di averne prese poche, dal momento che la carpa più piccola pesava 2 chili ...

* Testo e foto a cura del dott. Francesco Stanzione.

domenica 8 settembre 2013

8 settembre 2013 - Fiume Ofanto e fiumara di Atella a spinning

Era da circa un paio di anni che non andavo a pescare a spinning sull'Ofanto in località Rocchetta S. Antonio; è questo, in genere per me, un itinerario di fine estate; alla fine degli anni settanta era famoso per la grande quantità di pesce che regalava a chi lo affrontava a spinning.


Stamattina il fiume mi è apparso però con un regime idrico un po' superiore al periodo e con acqua molto velata. Infatti non sono riuscito a pescare più di due cavedani, in posti nei quali ho sempre catturato in maniera soddisfacente.


Mi sono perciò spostato a monte di una ventina di chilometri, al ponte sulla strada per Monteverde ...

 

... dove le catture (tutte di un'unica taglia) non sono mancate.


Non frequentavo da molto queste zone e mi è venuta voglia di risalire ancora l'Ofanto fino alla confluenza con la fiumara di Atella.
Nell'Ofanto ho preso subito un cavedano ...


... poi ho iniziato a risalire la fiumara di Atella.


 ... e qui le catture non sono mancate.


Sono giunto fin sotto il ponte della statale Ofantina, ma non ho proseguito perchè era ormai mezzogiorno; non sono riuscito però a dare una spiegazione alla presenza di una tuta da lavoro sospesa sul corso d'acqua, sotto il ponte, mantenuta con una corda che andava da una riva all'altra ... la cosa, non so perchè, mi è sembrata però piuttosto inquietante, quasi un avvertimento a non proseguire.


* Testo e foto a cura di Franco Stanzione.

venerdì 6 settembre 2013

6 settembre 2013 - Spinning sul fiume Sinni

La meta prevista questa mattina per una pescata a spinning avrebbe dovuto essere il fiume Basento che, ad una prima occhiata sotto la stazione ferroviaria di Ferrandina, si è subito mostrato in piena e con acque grigiastre, praticamente impescabili ... eppure non ha piovuto in questi giorni ...


La voglia di pescare era però tanta e, siccome sono pazzo, ai 100 chilometri fatti fino a lì, ne ho aggiunti altri 90 per andare sul fiume Sinni, dove ero sicuro che l'acqua sarebbe stata limpida.


Molti cavedanelli (quelli fotografati sono solo alcuni) ma nessuno di taglia superiore; per me l'importante è comunque sapere che nel fiume c'è vita ... che si peschi o no, sono già appagato dal godere, in piena solitudine, di una natura bellissima e selvaggia.


 Anche una scardoletta ha abboccato al cucchiaino.


Al di là del pescato quindi, il Sinni è veramente strapieno di avannotti che sono dappertutto, anche tra i piedi del pescatore quando questi è in acqua con gli stivali.


Il Sinni è bellissimo e andrebbe più valorizzato, ma purtroppo in Basilicata (devo dirlo) c'è scarsa attenzione da parte delle autorità verso le bellezze naturali, che sono il vero tesoro di quella regione.


Dimenticavo di dire che il tratto in cui ho pescato è quello tra Valsinni ...


... e Colobraro, il famoso paese che i lucani hanno paura di nominare.


 * Testo e foto a cura di Franco Stanzione.