Spesso mi domandano come mai, con il mare sotto casa, preferisco andare quasi sempre a pescare nelle acque interne; la risposta la può dare quanto mi è successo oggi, giacchè, una volta tanto, ho deciso di andare a pescare a legering sul molo "Pennello" del porto di Molfetta.
Arrivo alle ore 18.00 ed inizio a pescare dopo una ventina di minuti perchè dovevo armare quattro canne e non avevo le montature già pronte.
Poco dopo, un becero gruppo di quattro ragazzacci, molto cafoni, noncuranti del fatto che c'ero io a pescare, hanno iniziato a tuffarsi in mare, accanto a me, schizzandomi di acqua in continuazione ... e ovviamente disturbandomi.
Siccome si vedeva lontano un miglio di che razza di genia fossero (tatuati in tutto il corpo e capelli alla mohicana) non mi sono abbassato al loro livello rivolgendogli la minima parola ed ho subito questa situazione dalle ore 18.30 alle 20.00.
Non sono andato via solo perchè non avrei saputo cos'altro fare a casa ed ho continuato a pescare.
Ma a pescare cosa? Ormai il porto di Molfetta non rende più una mazza da anni, per non dire altro; solo due oratelle sono venute ad onorare le mie esche. Ecco perchè se vado a pescare al mare difficilmente vado a Molfetta ...
... anche perchè il porto è frequentato da un sacco di gente incivile e, quando va bene, da imbecilli come questi imbranati della foto, che hanno più volte lanciato su di me le loro lenze con piombature da 100 grammi almeno ... facendo garbugli con le mie.
Ho aspettato fino al tramonto e sono andato via, riproponendomi di non ritornare più a pescare sul porto di Molfetta, visto la "fauna" che lo frequenta.
Preferisco le solitudini del Locone o del Basentello, dove almeno nessuno ti viene a disturbare. Io poi sono fatto così: mentre sto a pescare non voglio avere a che fare con nessuno che non sia un amico o conoscente ... e a Molfetta c'è sempre il cretino che si avvicina e ti chiede cosa hai pescato (la cosa che odio maggiormente) ... e ovviamente anche se ho pescato la risposta non può che essere: "NULLA!"
* Testo e foto a cura d Franco Stanzione.