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... la licenza di pesca in mare.
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Ovvero: ma questa F.I.P.S.A.S. che vuole?
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Apprendo, non senza sconcerto, la notizia di una intervista apparsa su "La Repubblica.it", fatta al Presidente nazionale della F.I.P.S.A.S. Claudio Matteoli.
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Riporto lo stralcio di quanto di mio personale interesse:
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Quali sono i suoi programmi?
"Tre le priorità: il mare, dove la pesca dilettantistica può avere uno sviluppo gigantesco; la sorveglianza; la didattica. Vogliamo creare autentiche scuole di pesca per i ragazzi, in accordo col Ministero dell'Istruzione ma anche con la Lega Navale. Vogliamo abituare al rispetto della natura, al rilascio del pescato. Iniziando proprio dalla giovani leve. Sul mare poi si sta discutendo proprio in questi giorni se istituire una licenza di pesca, così come esiste già per le acque dolci dove la pesca è più disciplinata, corretta".
Cosa cambierebbe con la licenza in mare?
"Molto: dobbiamo sapere quanti siamo, dove siamo. Sinora, come detto, si parla solo di stime. La licenza, a basso prezzo, dovrebbero portare vantaggi come zone di spiagge dedicate solo ai dilettanti, la possibilità di avere accesso regolamentato ai porti, l'assicurazione, i dissuasori (barriere sottomarine, ndr) contro la pesca di frodo, le riserve, eccetera. Noi, come le altre associazioni sportive, siamo pronti sia a fare la tessera che a curare la vigilanza".
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La mia opinione ed il mio commento, punto per punto, ai "passi" più salienti:
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"Tre le priorità: il mare .... (omissis) ... Sul mare poi si sta discutendo proprio in questi giorni se istituire una licenza di pesca, così come esiste già per le acque dolci dove la pesca è più disciplinata, corretta.)
"Tre le priorità: il mare .... (omissis) ... Sul mare poi si sta discutendo proprio in questi giorni se istituire una licenza di pesca, così come esiste già per le acque dolci dove la pesca è più disciplinata, corretta.)
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Non vedo come, vista la priorità che il mare ha negli interessi della F.I.P.S.A.S., la licenza di pesca possa contribuire alla sua salvaguardia, che va fatta con ben altri mezzi e coinvolgendo le istituzioni, non il "poveraccio" che vuole trascorrere qualche ora di sano divertimento su una barchetta o su una scogliera, con una cannetta in mano.
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... dobbiamo sapere quanti siamo, dove siamo.
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Ma chi è la F.I.P.S.A.S. da dire "quanti siamo, dove siamo" includendo anche quelli che di lei se ne fregano? ... "dobbiamo" ... ma guarda un po' !!!
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La licenza, a basso prezzo, dovrebbero portare vantaggi come zone di spiagge dedicate solo ai dilettanti, la possibilità di avere accesso regolamentato ai porti, l'assicurazione.
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A parte che si dice "dovrebbe" e non "dovrebbero" perchè "la licenza" è singolare ... ma dove è scritto che sia un bene dedicare zone di spiaggia solo ai dilettanti?
Il mare è di tutti, nemmeno dei pescatori dilettanti, così come lo sono le rive dei fiumi e dei laghi; io sono fermamente contrario alle riserve.
E poi l' assicurazione ... per favore, basta con questi fregasoldi autorizzati ... io mi faccio (ma non le faccio) le assicurazioni che voglio e nessuno deve obbligarmi a farne un' altra per l' esercizio del mio hobby preferito!!! Ma siamo matti? Con tante tasse che stanno, ci vuole anche questa?
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Noi, come le altre associazioni sportive, siamo pronti sia a fare la tessera che a curare la vigilanza.
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Ed è qui che la volevo la F.I.P.S.A.S. ... è il caso di dire che "il re è nudo"!!!
Tutto ruota attorno al fatto che ormai questa federazione è in continua fase di emorragia; i suoi soci si sono dimezzati negli ultimi quindici anni, grazie al fatto che la F.I.P.S.A.S. è oramai dèdita solo all' agonismo e basta.
Per l' ambiente acque interne non ha fatto nulla (basta avere le tessere e vincere campionati), per l' agonismo non ha fatto altro che far allontanare tanta gente, avendolo fatto diventare una cosa solo per ricchi ... ora ha visto nel mare il potenziale della sua rinascita in fatto di tesseramenti.
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Insomma, io penso che se non ci fosse stata la F.I.P.S.A.S. in Italia, forse addirittura le nostre acque interne starebbero meglio, senza il pesciame alloctono vario immesso solo per le benedette gare o senza le ibridazioni con trote nostrane, ad opera delle immissioni scriteriate di trote pollo di dubbia provenienza, solo per accontentare i "trotaioli di plastica" e della domenica dell' apertura..
Insomma, io penso che se non ci fosse stata la F.I.P.S.A.S. in Italia, forse addirittura le nostre acque interne starebbero meglio, senza il pesciame alloctono vario immesso solo per le benedette gare o senza le ibridazioni con trote nostrane, ad opera delle immissioni scriteriate di trote pollo di dubbia provenienza, solo per accontentare i "trotaioli di plastica" e della domenica dell' apertura..
Quando mai la F.I.P.S.A.S. ha fatto qualcosa per accrescere una popolazione di cavedani, di tinche, di savette, di pighi?
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Ora propone anche la licenza in mare ... colpendo i ragazzini, i pensionati, chiunque non voglia rendere conto a nessuno del proprio tempo passato in riva ad un bene comune quale è appunto il mare ...
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Per dirla con Totò ...
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... Signora F.I.P.S.A.S. ...
... MA MI FACCIA IL PIACERE ...
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* Testo di Franco Stanzione.
* Foto tratte dal web.