22 maggio 2009 - Strage sull' Ofanto

Anche questa mattina non mi andava di lavorare e quindi ho deciso di fare un' altra puntata a legering sul fiume Ofanto, stessa postazione di due giorni fa.

Praticamente sono arrivato in zona pesca alle 5,00 e sono entrato in attività solo alle 5,30, giacchè ho dovuto farmi le lenze sul posto ed ho perso un po' di tempo.

.

.

Quasi subito la prima carpa ...

.

.

... seguita da una spigoletta (la prima di quattro in tutta la mattinata) ...
.

.
... carassio ...
.
.
... carpa ...
.

.
... di nuovo carpa ...
.
.
... ancora carpe ... e tanto caldo ...
.

.

Si è presentata anche una carpa a specchi ...
.

.

... insomma è stata tutta un' alternanza di carpe e carassi, in continuazione.
.

.

A mezzogiorno ho deciso di smettere ... potevo ritenermi soddisfatto.

Avrei anche potuto continuare, ma il caldo era tremendo ... praticamente si boccheggiava già dalle 10,00 e c' era un' afa che qualcuno con problemi respiratori sarebbe rimasto stecchito sull' argine del fiume, se fosse venuto oggi a pescare.
Come al solito ho contato e pesato i pesci; quasi una strage ... cinquantasei pesci dei quali 16 carpe, 36 carassi e 4 spigolette, per un totale di 20,100 chili.
.

.

Dopo aver bevuto abbondantemente dell' acqua fresca, ammirando il bel panorama della foce dell' Ofanto, sono tornato a casa.

.

.

Il pescato è stato naturalmente rilasciato solo perchè a casa non si mangia quel genere di pesce (non per altro, perchè altrimenti le carpe sarebbero finite tutte in frigo).

In frigo, per ora, sono finite solo le quattro spigolette che per lo meno accontenteranno il palato di mia moglie (avevano ingoiato tutte l' amo a fondo ... sarebbero morte lo stesso ... peccato ributtarle, no?).
.

.

* Testo e foto di Franco Stanzione.

19 maggio 2009 - I carassi dell' Ofanto

Ieri sera sono andato a letto un po' prima del solito. Non erano nemmeno le 23,30 e con la testa già sul cuscino ho partorito una idea malsana: andare a pescare all' Ofanto la mattina successiva, evitando di andare a lavorare ... ma sì, tanto lavoro in proprio e decido io quando e se lavorare ...

Non andavo a pescare al fiume Ofanto da qualche annetto, cioè da quando ci fu nel 2002 una tale siccità che da Rocchetta S. Antonio (in Basilicata) fino a pochi chilometri dalla foce erano rimaste solo poche pozze d' acqua ... e sì che sono almeno una ottantina di chilometri.

Sveglia come al solito alle 4,00 e alle 5,30 ero già sul fiume in un mio vecchio hot spot di quando ero ragazzo e frequentavo l' Ofanto quotidianamente in estate.

Sono arrivato in un lampo, giacchè ho guidato a 170 km. orari ed il posto dista esattamente 38,5 km. dal portone di casa mia.

.

.

Data la conformazione del posto la tecnica prescelta è stata il legerimg.

.

.

Atmosfera molto bella ma ... ora faccio una domanda al lettore ... qual' è la cosa più da st ... upidi (non volevo però dire questo) che un pescatore può fare se deve pescare da un' altezza di oltre due metri?

... Ovviamente dimenticare il guadino a casa ... ed è quello che ho fatto stamattina ...

.

.

Più a monte c' era un posticino a livello dell' acqua , dove c' erano anche delle barchette, ma avevo ormai allestito la postazione e spostarsi sarebbe stato un macello. "Pazienza ... vuol dire che se arriveranno pesci grossi avrò solo il gusto di averli allamati" ... ho pensato.
.

.

Dopo un po' è iniziato il "balletto" dei carassi che, per fortuna erano di poco più di duecento grammi e potevano essere sollevati di peso dall' acqua, senza rotture o slamature.
.

.

Ad un certo punto una delle due canne si curva tutta e parte; faccio appena in tempo ad afferrarla ed inizia una lunga lotta con una carpona che riesco a portare sotto di me dalla riva opposta, attraversando la corrente del fiume.

Avevo la macchina fotografica al collo; con una mano tenevo la canna con la carpa appena fuori dall' acqua e con l' altra ho scattato questa foto che non rende molto bene, ma vista la situazione è già troppo.

Ho tenuto la carpa quasi mezza fuori dall' acqua per un po' di tempo ... le avevo fatto prendere abbondantemente aria ... ma alla fine ho dovuto mollarla dopo essermela mangiata con gli occhi ... era sicuramente più di due chili.

Stessa cosa mi è successa altre quattro volte nella mattinata, con bestione analoghe ... macchè ... è stata forse la punizione per non essere andato a lavorare.
.

.
C' è stata anche la visita inaspettata di una spigoletta che, ovviamente, è stata subito rilasciata in quanto sotto misura ... antrimenti altro che C & R ... quello lasciamolo ai talebani della pesca ... quando il pesce si può mangiare si fa peccato mortale a ributtarlo in acqua.
.

.

Ho preso in tutto una quindicina di carassi in nemmeno tre ore, più una carpotta sui quattrocento grammi che, miracolosamente, sono riuscito a salpare prima che si slamasse o si spezzasse il filo del terminale.
.

.

Verso le 9,00 ho deciso di andare via perchè non potevo continuare ad avere partenze violente di carpone sulle canne e non poterle tirare a riva; non ho mai pregato Iddio, come oggi, di non farmi abboccare pesci grossi ... e questa non è pesca ... è presa per i fondelli ... diciamo così per non dire altro ...
Comunque, nonostante tutto, al peso il mio retino ha fatto registrare 4 chili ... che per l' Ofanto non è poco, soprattutto in una situazione come quella di oggi.

.

.

* Testo e foto di Franco Stanzione.

17 maggio 2009 - Carassi e breme al Basentello con la fissa

Questa mattima, come programmato già da ieri, sono stato al Basentello.

Sveglia alle 3,30 ... prendo le attrezzature dal mio locale che era ancora buio ... maledizione ... inizia a piovere.

Fa niente, vado a pescare lo stesso ... ed ho fatto bene, perchè al mio arrivo alle ore 5,30 il Basentello era splendido e non pioveva più.

Non lo ho mai visto così alto, assestato sul livello massimo possibile ... bene, bene ... trascorreremo una buona stagione di pesca.

Ovviamente, anche per sfruttare la apposita autorizzazione per i non residenti costatami 50,00 euro, ho pescato dal versante che ricade in territorio lucano.

.

.

Tecnica odierna: di nuovo la fissa, questa volta di 9 metri.

Intanto i carassi non si sono fatti attendere.

.

.

Anche le breme hanno cominciato ad abboccare con una certa frequenza, tra parentesi io al Basentello ci vado proprio per le breme, nonostante che il Locone sia più pescoso e ci siano tante carpe.

Al Basentello invece, prendere una carpa non è cosa di sempre.
.

.

Oggi la nota stonata è stata costituita da un ventaccio freddo, che mi ha costretto a stare col giaccone fino a tardi e mi ha ben presto fatto passare dalla 9 alla 7 metri.

La 9 metri era praticamente ingestibile.
.

.

Quando ha iniziato a fare più caldo ho potuto godere appieno del pescare con una canna da 7 metri che, quando prendi il pesce di taglia, ti da un gusto maggiore che con altre di misura maggiore.
.

.

Il bilancio di fine pesca: una ottantina di pesci tra più e meno grossi (carassi, breme e qualche scardoletta) per un peso di quasi 9 chili ... mi pare niente male, atteso che il Basentello è sempre meno prodigo del Locone, quanto a taglie XL.

.

.

Sulla sponda barese c' era una calca di gente che faceva una gara, probabilmente un provinciale al colpo della F.I.P.S.A.S. di Potenza; nel ripensare al mio passato di garista ho considerato che è molto meglio andarsi a fare una pescata come quella di oggi, piuttosto che stare tra tanta gente a prendere (come succede in gara molto spesso) solo qualche pescetto, dopo magari una setimana di attesa per andare a pescare.

... e naturalmente anche oggi è il caso di dire

.

FATTI NON TEORIE
.

* Testo e foto di Franco Stanzione.

16 maggio 2009 - La mia "fissa" per il Locone

Questa mattina ho pescato a canna fissa nuovamente al Locone, al solito posto (questa è la vera "fissa")... ed ancora una volta con la 8 metri della mia doppia serie completa di canne fisse Daiwa TD ZW, che ritengo insuperabili, tra le tante che attualmente si trovano in giro.

.

.

E' altresì vero che quando si va su marchi tipo Daiwa non è come andare su ... uno per tutti, ad esempio ... Tubertini ... totalmente assente nel mio vasto parco canne costituito di 440 tra fisse, inglesi, rouba ed attrezzi per tutti i generi di pesca, in mare ed acqua dolce.

Giusto per rimanere alle mie preferenze, a livello di canne preferisco le Colmic (che ritengo la Daiwa italiana), le Sarfix e le Trabucco ... e per il mare le Italcanna.

La mia lenza per la pesca a canna fissa è molto semplice; stamattina essendoci un fondo di quasi sei metri ho optato per una da due grammi.

.

.

I primi pesci che si sono "affacciati" alla mia lenza sono state le scardole, seguite poi dalle solite carpe ...
.

.
... dai soliti carassi ....

.
... ancora dalle carpe ....

.

... insomma una pescata tutto sommato abbastanza regolare, anche se rispetto alle altre volte i pesci erano un po' più piccoli.
.

.

Al termine ho complessivamente portato in nassa 37 pesci per un totale di 12 chili.
.

.

Direi che, nonostante si sia ancora lontani dalle medie degli anni scorsi, il Locone per la ennesima volta non mi ha deluso e che possa, senza tema di smentite, ripetere quanto detto in altre occasioni:

.

FATTI NON TEORIE !!!
.

.

... La prossima pescata, cioè quella di domani mattina ... al Basentello ...

.

* Testo e foto di Franco Stanzione.