Dopo un venerdì ed un sabato passati a pescare, oggi ho voluto fare la tripletta andandoci nuovamente, ma poichè ero un po' stanco, ho preferito rimanere vicino casa e andare al mare ...
... così vicino casa che, da dove pescavo, intravvedevo il profilo del palazzo su cui abito.
Ho pescato con quella tecnica che sulle riviste di pesca viene chiamata "lancetto", ma che invece io preferisco chiamare "ciambotto" ... alla molfettese.
Anche se è una pesca molto semplice e, purtroppo, di scarso rendimento da terra, soprattutto a Molfetta, il divertimento sta proprio, nonostante la piccola taglia, nella varietà di catture che possono essere ... "sparroni" ...
... "perchie" ...
... "cazzi di re" ...
... saraghetti ...
... salpette ...
... e qualche sorpresa inattesa, come ad esempio questa piccola sogliola.
Può capitare anche di fare qualche "doppietta".
Alla fine di un paio di ore (tanto è durata quella che, sempre sulle riviste, chiamano "sessione di pesca" ... (termine veramente brutto questo ...), questo è stato il piccolo ma variopinto e variegato "ciambotto".
La cosa più importante è stata che stamattina sarei potuto rimanere come un morto a dormire fino a tardi, ed invece sono stato più vivo che mai a pescare in riva al mare ... e mi sono comunque divertito, alla faccia di chi sorriderà nel vedere che ho preso solo "pescetti".
* Testo e foto a cura di Franco Stanzione.