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Franco Stanzione

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- - - - - - - - - - - - - - -- - - - - - - - - INTERVISTA CON L' ASSASSINO

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - a cura di Elisabetta Pansini


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mercoledì 26 novembre 2008

22 novembre 2008 - Una pescata a barbioni sul Po raccontata da Mimmo7550

Ore 9,30 - Stamattina Piero62 arriva puntualissimo a casa mia e, dopo i preparativi di carico del materiale da pesca in auto, siamo pronti per la pescata al Po. Eran due settimane che, tra pioggie torrenziali e crescita del livello dei fiumi, bollivamo a casa senza poter pescare e, nell'attesa, ci preparavamo i nostri super pasturatori auto-costruiti del peso compreso tra i 130 ed i 320 gr., e gli ami dal n. 9 al n. 2, legati con vari finali dallo 0,35 allo 0,45, in previsione delle pescate invernali future!
Arrivati sul Po dal ponte di Isola Serafini ci attendeva un'amara sorpresa ... acqua alta più di tre metri, color cioccolato ...
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Decidiamo di recarci in un'altro spot che negli scorsi anni ci ha sempre regalato ottima catture per la varietà di prede di mole sostenuta, tra enormi carpe regina e barbi maxi, che insieme convivevano dividendosi un fondale che partiva dai 5 metri nel sottoriva ai 9 e più metri a soli 15-20 m. di distanza dalla riva, con un fondo pulitissimo fatto di ghiaia mista a sabbia, con correntoni dovuti ad una serie di prismate di nuovissima costruzione, che avevano modificato l'alveo del fiume a mò di grosso canale artificiale dove il Po, scendendo dalle paratoie di Isola Serafini, si univa con le acque del fiume Adda che sbucava alcune centinaia di metri piu a monte. Le paratoie della diga erano tutte chiuse, dunque avremmo trovato nel letto del Po solo l'acqua limpida dell' Adda, seppur ancora altissima di livello; entrando in Po si sarebbe allargata e calata, rallentando fortemente la sua corsa.
Dopo aver legato al gancio di traino della mia auto una cinquantina di metri di corda in naylon, tipo da alpinista, abbiamo disceso la ripidissima scarpata, resa ancor umida dall'acqua appena calata di livello, e che aveva lasciato negli ultimi tre metri terminali un misto di paglia secca e fango, scivolosissimo.
Giunti al termine della scarpata, troviamo posto su due piccole piazzuole infangate, a circa 15 m. uno dall'altro, ed incominciamo a preparare le montature da ledgering extremo, con pasturatori da 180 gr., finale da 0,35 ed amo del n.6. Infine infiliamo i paletti porta-canne in vari intersizi tra i prismi della riva e.... mi si muove un prisma dove mi reggevo e, per non volare in acqua, allungo un passo e mi ritrovo col piede sott'acqua fino al ginocchio. "Incomincio bene!" ... penso, tra una fila di Madonne ed improperi vari.
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Piero, dopo aver fatto il suo primo lancio a 10 m. da riva, ed aver appoggiato la sua canna Catana da 150 gr. sul suo paletto reggi-canna, munito di avvisatore acustico da C.F., sta sistemando con cura l'attrezzatura sulla riva, quando una fischiata terribile del suo avvisatore acustico gli fa capire che qualcosa ha abboccato alla sua canna... Velocemente ferra, ma il filo continua ad uscire dalla bobina del suo mulinello, dirigendosi verso la riva opposta. Il Piero stringe pian piano la frizione ... la canna s' inarca sempre più ... alla fine una scodata a pelo d'acqua ci fa capire che ha in canna una enorme carpa ...
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Ma la sua gioia dura solo pochi lunghissimi ed interminabili minuti, intanto che io gli urlo: "Culandra ... incominci già cosi? Non vale ... io devo ancora cominciare!".
La ns. garetta è cominciata.
Poi un tremendo "SLAAACKKK!"... ed il finale si è rotto ... Meglio non ascoltare le Madonne in bergamasco che sta dicendo a mezzavoce ... poi mi guarda, sorride e dice: " Ora sappiamo che c'è... è gia lì pronta ad aspettarci per la prossima volta!".
... Il Piero è fatto cosi ...!
Nel frattempo io, con un calzino bagnato steso ad asciugare ed un ricambio del calzino del Piero, a malapena infilzato sul mio piede lunghissimo (n° 49!!!), ho la prima abboccata della giornata che alla fine sarà veramente memorabile. Ed un bellissimo barbione viene a riva...
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I pesci si susseguono a ritmo vertiginoso ... una mangiata ogni 3 minuti ... più il tempo di slamarli e ributtarli in acqua ...
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Decidiamo di tenerne solo 3-4 da regalare ad un' amica di mia moglie che spesso ci fa parecchi favori come ex sarta; ma forse è meglio parlare meno e farvi vedere un pò di foto, fatte reciprocamente, ed alcune a fine pesca ... valgon più di mille parole! Il Big di Piero, un bel 4,100 ...
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La gara continua ... con ottimi risultati da ambo le parti ... Ecco il mio Big-Barbione!
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Sempre in pesca ... da parte di ambedue ... tutti bellissimi ... veramente gasati ...
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Le nostre canne erano sempre in piega ... ed il vento sul campo soprastante ululava tra le cime degli alberi.
Noi, dietro quell'alta prismata di circa 20 m., stavamo da Dio ...
Il Piero pescava in maniche di camicia ... una giornata che sembrava quasi Pasqua, non il penultimo sabato di novembre!
Faceva veramente caldo ... o eravamo noi ad aver caldo???
Le braccia cominciavano a farmi male ... io pescavo più al largo, con un feeder da 280 gr., che a stento stava fermo senza rotolare sul fondo ... finale 0,45 in naylon ... amo n. 4 da C.F.
E lanciare ogni 3-5 minuti quei pesi e recuperarli con barbioni attaccati era quasi straziante ... ma eravamo felici.
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Sotto sforzo si è rotto pure l'incastro del reggi-canna ...
... ed i barbi continuavano a mangiare ... imperterriti ...
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... con fame devastante ... allucinante ...
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La nostra gara continuava, tra amichevoli prese in giro e sacramenti quando, o si slamavano o spesso rompevano ... con uno strappo improvviso, nel sottoriva, con un ultimo balzo per riconquistare la liberta. La paura di finire in pentola fa spesso miracoli!!!
Felici e sfogati ... la giornata volgeva al termine ... le ultime foto di rito ...
Il conteggio-gara è stato come numero a favore del Piero ... felicissimo ...
A me è stato favorevole il peso delle prede ... 34 per Piero e 31 per me...
Peccato ... tocca a me pagare il Campari col bianco!!!
... E così è arrivata l'ora del rilascio...
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Un ultimo sguardo al paesaggio.
Rientriamo a casa felici e soddisfatti ... ore 14,20 ... per la pesatura di alcuni tra i miei esemplari più belli da regalare: rispettivamente da 4.250 gr., 3.780 gr. e 3.600 gr.
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Veramente bellissimi!!!
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Il buon Piero62 si è tenuto solo la sua ultima preda...una gustosissima carpetta....!
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* Testo e foto di Giacomo Denti (Mimmo7550).