Tanta era la voglia di andare questa mattina a spinning sull'Agri o sul Basento, ma la stanchezza di ieri, per aver fatto quasi 400 chilometri tra andata e ritorno, al risveglio si è fatta ancora sentire, per cui ho optato per una meta più vicina e meno impegnativa.
Pur non credendo molto nel risultato, sono andato all'Ofanto, tra Margherita di Savoia e Barletta ... ad una quarantina di chilometri da casa, una postazione molto comoda, seppure infestata da milioni di zanzare all'alba, cioè al mio arrivo.
Niente di entusiasmante, come nelle mie previsioni, in quanto l'Ofanto non è più quello della fine degli anni settanta, quando a spinning prendevo in una mattinata dai 100 ai 150 cavedani; ora i cavedani sono anche spariti. Sono rimasti solo carassi (dal colore bianchissimo) ...
... qualche carpa ...
... alborelle ...
... e schifosissimi pesci gatto, che ovviamente sopprimo per non reinfestare con la loro presenza quanto rimane di quelle acque.
Intanto pare che sia in arrivo, tra qualche giorno, aria fredda e maltempo ... per cui questa di oggi potrebbe essere stata l'ultima pescata con un clima ancora quasi estivo.
La cosa più importante rimane comunque l'aver trascorso ancora una volta momenti della mia vita in riva ad un fiume ... e tanto basta a ritemprarsi per affrontare da lunedì un'altra settimana di lavoro e di problemi.
* Testo e foto a cura di Franco Stanzione.