E' da venerdì scorso che avevo una gran voglia di ritornare "a trote" in Val d'Agri, ma le piogge dei giorni scorsi hanno reso il fiume Agri simile al caffelatte, per cui ieri sera ho pensato di cambiare meta ed optare per una destinazione diversa.
Pensiero e azione: stamattina alle 5.00 sono partito alla volta del fiume Frida, affluente di destra del Sinni, su cui non pescavo da almeno venticinque anni; alle 7.00 ero già sul posto, dopo aver percorso 214 chilometri, con buona pace di "tutor" ed "autovelox", che ultimamente mi stanno perseguitando.
La tranquillità del viaggio è stata turbata solo dall'apprendere, tramite la radio, che uno degli italiani più deficienti sulla piazza sta per diventare Presidente del Consiglio dei Ministri; siamo al si salvi chi può ... S.O.S. ITALIA!
Fiume stupendo ... ma con troppa acqua e molto veloce.
Una sottile e continua pioggerella mi ha accompagnato per tutto il tempo che ho pescato. Purtroppo non ho avuto nemmeno una "toccata".
Ho provato a pescare in buche nelle quali se io fossi stato una trota non avrei avuto dubbi a stabilirmi ... ma nulla.
Non so, a questo punto, se la cosa è dipesa da me o dal fatto che il pesce non gira o ce n'è poco ... eppure il fiume era stupendo.
Ho pescato per circa tre ore, dopo di che (lo confesso) mi sono talmente "scocciato" che ho deciso di ritornare a casa, godendo però del bellissimo panorama offertomi dalla Valle del Sinni, ma riportando il secondo "cappotto" consecutivo di questa stagione di pesca alla trota in Basilicata ...
... ma non sarà anche (forse) che l'apertura anticipata alla prima domenica di febbraio (in piena stagione invernale e con i fiumi in piena) è l'ennesima grandissima "cazzata" di chi gestisce la pesca in questa regione?
* Testo e foto a cura di Franco Stanzione.