La pesca alla trota in Basilicata chiude domani 1 settembre, ma siccome la domenica a pranzo voglio stare con la famiglia, concludo oggi la mia stagione di pesca.
Poichè in questo periodo le trote non mangiano molto presto, mi reco nuovamente sul torrente Sciaura sotto Grumento Nova (il mio posto preferito) alle ore 8,30.
Prima di pescare faccio una abbondante colazione con le more presenti lungo l'argine del torrente.
Inizio quindi a pescare alla solita briglia ...
... e ben presto abbocca una trota.
Dopo un po', sempre nello stesso posto, altre due.
Cambio zona ...
... e abbocca un'altra trota.
Risalgo il torrente ...
... ed è tutto un susseguirsi di catture; sono capitato nel momento in cui la trota è in caccia.
Mi viene spontaneo fare una riflessione. Molte trote, appena estratte dall'acqua, sono già sanguinanti; vorrei chiedere ai talebani sostenitori del "catch and release" ad ogni costo a che servirebbe rimettere in acqua un pesce destinato a morire di lì a poco. Tanto vale cestinarlo e mangiarlo, perchè se la trota sanguina, il destino per lei è segnato.
Al di là di ciò, chiudo la mattinata con ben dieci trote nel cestino, che mi ripagano ampiamente delle ultime pescate di questa stagione alquanto avara di catture, con l'eccezione di ieri che ne ho prese sei.
La pesca alla trota in Basilicata per me si è chiusa oggi. Appuntamento quindi alla riapertura nella prima domenica di febbraio 2014.
Prima di lasciare il torrente, la terra di Lucania mi saluta offrendomi una bella immagine "bucolica": un gregge che si riposa all'ombra del bosco, in riva al corso d'acqua.
Ritorno alla locanda di Santo Martino all'ora di pranzo, parcheggiando la mia Megane (ormai vecchia di 300.000 chilometri) al solito posto, ma per l'ultima volta, dal momento che tra dieci giorni dovrò rottamarla perchè ho comprato una nuova auto.
* Testo e foto a cura di Franco Stanzione.