- - - - - L'invidia del cretino per l'uomo brillante trova sempre qualche consolazione nell'idea che l'uomo brillante farà una brutta fine. (Max Beerbohm, 1911)

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Franco Stanzione

Se vuoi conoscere la mia opinione sulla pesca, leggi la

- - - - - - - - - - - - - - -- - - - - - - - - INTERVISTA CON L' ASSASSINO

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - a cura di Elisabetta Pansini


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venerdì 22 giugno 2012

22 giugno 2012 - Basentello senza gloria e senza infamia

Questa mattina avrei voluto andare a spinning su un certo torrente che ho visto recentemente in Molise, pieno di cavedani, ma hanno prevalso la pigrizia e la voglia di non spendere molti soldi per il gasolio, per cui ho optato per il solito Basentello, dal quale peraltro mancavo da un bel po' di tempo, cioè dal mese di aprile.
Tecnica: l'inglese.



Solite breme ...



... soliti carassietti e molte scardole, dalle 6.00 alle 8.00, allorquando ha iniziato a spirare un fortissimo vento ...



... che, oltre ad infastidire il sottoscritto, ha disturbato anche il mio carissimo amico Michele Ungolo che pescava al mio fianco.



Morale: il ventaccio mi ha talmente "scocciato" che ho chiuso l'attrezzatura alle 9.00 circa.
Questo lo scarno pescato di oggi:



Ovviamente non sono queste le catture da esibire con orgoglio, ma l'importante è non aver saltato nemmeno quest'altro venerdì di pesca; domani lavorerò, ma spero domenica di rifarmi all'Ofanto, anche se il caldo di questi giorni non fa ben sperare.

* Testo e foto a cura di Franco Stanzione.

domenica 17 giugno 2012

14 e 15 giugno 2012 - A trote nella Valdagri

Giovedì 14 giugno, appena chiusa la farmacia alle ore 13.00, con mio figlio Anatoli sono andato a Moliterno, alloggiando come al solito alla Locanda di Santo Martino, per passare qualche giorno a pesca di trote.
Appena arrivati, dopo una dormitina di un' oretta, Anatoli è rimasto alla Locanda a vedere la partita dell' Italia contro la Croazia, mentre il sottoscritto è andato a fare qualche tentativo nel fiume Maglia.
Purtroppo solo trotelle sotto misura (ma dai colori bellissimi) ... ne ho rilasciate qualcosa come otto o nove.



Il giorno successivo, venerdì 15, sveglia alle ore 4.00 e dopo un caffè e due cornetti al Bar Zipparri di Villa d' Agri, sono sull' Agri che era quasi buio.
Alle prime luci la prima trota non ha tardato ad abboccare ...



... seguita da altre quattro.



Insomma verso le ore 7.30 erano già cinque e siccome non mangiavano più e faceva già caldo, sono ritornato alla Locanda dove ho prelevato il mio giovanotto e siamo andati in giro per i "bigliardini" della Valdagri.



Il giorno successivo, poichè i miei momenti di gioia devono essere sempre funestati da qualcosa, ci ha pensato il taglio del fieno nella zona a farmi venire un "bella" allergia, che mi ha tolto anche la voglia di andare a pescare.
Cara Valdagri ... a tra un mesetto circa ... sempre con mio figlio, ovviamente ...


* Testo e foto a cura di Franco Stanzione.

venerdì 8 giugno 2012

8 giugno 2012 - Basento deludente per ... eutrofizzazione

Dopo la bella pescata a spinning di sabato scorso sul Basento, la voglia di fare il bis era tanta fin dall'inizio della settimana.
Questa mattina sveglia ancora prima ... alle 3.30 ... solito caffè e due cornetti al bar Basentum sotto Grottole ... alle 5.30 ero già sul fiume; questa volta però sotto Calciano.
Poichè lì ci sono i barbi, ho portato con me anche la canna da camolera per poterli pescare con quella tecnica ... ma invano ... era impossibile pescare a camolera.
L'ambiente era bellissimo, ma il fiume era tutto eutrofizzato; alghe filamentose lunghissime tappezzavano i ghiareti ed anche a spinning non ho avuto la benchè minima abboccata.



Decido di spostarmi un po' più a valle, ma la presenza nei paraggi di un altro rappresentante della razza umana mi ha dissuaso, e pertanto sono andato in un posto dieci chilometri più lontano ... sotto Grottole, dove peraltro sono sempre stato gratificato.



Purtroppo qui (anche se l'eutrofizzazione era minima) ho avuto solo due abboccate ... roba piccola ...



Mi sposto nuovamente sotto Ferrandina: poca roba anche qui e caldo da morire.



Di circa una decina di catture, solo una è stata decente ... il resto solo piccoli esemplari di cavedano.



Parafrasando il "cogito ergo sum" di Renè Descartes (Cartesio) ... io dico invece "pesco ergo sum". Finchè vado a pescare quindi esisto, sono vivo.
Voglio dire semplicemente che non è la quantità delle catture che dà soddisfazione nella pesca (certo ci vogliono anche quelle) ma tutto quello che c'è intorno, dalla natura al silenzio ... ma come detto precedentemente non tutti la pensano così, tanto è vero che tanti idioti ormai imperversano sulle rive di mari, fiumi e laghi, con le loro starnazzanti comitive di beoti che con la "vera" pesca non hanno nulla a che fare.


* Testo e foto a cura di Franco Stanzione.

sabato 2 giugno 2012

2 giugno 2012 - Fiume Basento, ovvero ...l'assassino ritorna sempre sul luogo del delitto

Quando venerdì 11 maggio, a seguito di una scivolata e caduta nel fiume Basento, mentre pescavo a spinning, mi sono fratturato l'epifisi distale del radio con conseguente ingessatura dell'avambraccio, la prima cosa che ho pensato (da quel pazzo che sono) è stata che due giorni dopo la rimozione del gesso sarei ritornato a pescare nello stesso posto dell'incidente.
Infatti giovedì 31 maggio mi hanno tolto il gesso all' ospedale di Molfetta e sabato 2 giugno sono ritornato sul Basento, sotto Grottole, esattamente sul luogo della caduta ...



... anche se il polso è ancora un po' gonfio e livido.



Inizio però a pescare sotto il ponte ...



... e arriva subito una cattura inaspettata: un'alborella a spinning ... cosa mai successa in tanti anni di pesca ...



Subito dopo un cavedano ...



... a cui ne sono seguiti diversi altri, anche se di piccola taglia.



Ma il richiamo della foresta è troppo forte e dal ponte ...



... scendo a valle, esattamente nel posto in cui sono caduto ventidue giorni prima.



Missione compiuta: l'esorcismo è compiuto, per cui inizia da quel momento una nuova stagione di pesca della mia vita.
Infatti, visto che non c'erano più abboccate, decido di andare sotto la stazione ferroviaria di Ferrandina, questa volta con più fortuna, come può vedersi dalle foto in cui la taglia delle catture è notevolmente maggiore (ovviamente ho fotografato solo alcuni esemplari su un totale di oltre una ventina).



Non male come ripresa della attività dopo una così lunga pausa forzata.
Ho fatto però una riflessione ... che fortuna che in una giornata festiva come quella odierna non ho trovato nessuno a pescare ... proprio come piace a me!
Infatti, se al lago mi fa piacere avere qualche amico selezionato con cura accanto con il suo panchetto, sul fiume voglio essere rigorosamente solo.
Mi auguro solo di non imbattermi mai nella ragazzaglia che al seguito di un viscido individuo imperversa ormai in parecchi dei luoghi da me frequentati ... poveretti, non hanno capito un ca@@o della vera pesca che è fatta di silenzi e di emozioni che soltanto da soli si possono apprezzare.


* Testo e foto a cura di Franco Stanzione.