Questa mattina, pur avendo deciso di non partecipare più alle gare di trota lago, in quanto tendenzialmente rifuggo sempre più dalla confusione, ne ho fatta una ancora una volta al lago Elena di Lavello.
In verità si trattava della prima di quattro gare organizzate dal dopolavoro della F.I.A.T. di Melfi, alle quali sono stato invitato come esterno dal carissimo Michele Ungolo di Palazzo San Gervasio, che ha il figlio Antonio che lavora in quella fabbrica.
... ma il primo turno, a parte le postazioni della zona dove l' acqua è più profonda, è stato alquanto deludente e con poche catture rispetto al quantitativo di pesce presente. In poche parole ... le trote mangiavano poco e malissimo.
Dello stesso tenore è stato, anzi direi ancora più sotto tono, il secondo tempo, nonostante l' ulteriore più che massiccio ripopolamento che ha fatto sì che il lago fosse letteralmente tappezzato di pesci ... anzi bisogna dare merito al gestore Antonio Rosucci di aver immesso, come omaggio da parte sua, ulteriori dieci chili di trote.
Dello stesso tenore è stato, anzi direi ancora più sotto tono, il secondo tempo, nonostante l' ulteriore più che massiccio ripopolamento che ha fatto sì che il lago fosse letteralmente tappezzato di pesci ... anzi bisogna dare merito al gestore Antonio Rosucci di aver immesso, come omaggio da parte sua, ulteriori dieci chili di trote.
Giornata sicuramente da archiviare per me, dal punto agonistico (ma a me dell' agonismo non "frega" più di tanto), in quanto ho portato alla conta solo dieci trote ... avendone slamate in fase di recupero più che altrettante, perchè il pesce era di pezzatura piccola, svogliato e mangiava in punta di labbra.