Questa mattina ho ricevuto come al solito "Acqua", la rivista federale della F.I.P.S.A.S., che tante volte ho criticato dalle pagine di questo blog per la sua inutilità, visto che si occupa molto più di "fregnacce" come il rugby subacqueo o il nuoto pinnato, piuttosto che di pesca per i comuni pescatori come noi. Devo dire che questa volta sono rimasto veramente di stucco (positivamente) di fronte a quello che sembra un autentico cambiamento di rotta della F.I.P.S.A.S. per quanto riguarda la politica del trattenimento del pesce pescato o del suo rilascio.
Infatti, stranamente, ben tre grossi articoli parlano di "pesce a tavola" ... Vediamo insieme di che cosa si tratta.
La cosa assume una dimensione di rilievo, in quanto sino ad ora la F.I.P.S.A.S. pareva che avesse sposato appieno le teorie talebane di alcuni gruppi di fanatici della pesca monotematica e a senso unico, tipo quelli del legering fatto di micro zavorre anche in fiumi come il Po, oppure di quelli della pesca esasperata alla carpa per lo più nei laghetti a pagamento e con attrezzature più degne dell' Afganistan zona bellica che dei nostri fiumi (tra questi includiamo anche quelli vestiti da pseudonaziskin che si dedicano allo stramaledetto siluro).
Quali sono queste teorie?
Esse sono sintetizzate essenzialmente in tutte quelle menate da lavaggio del cervello che vogliono imporre assolutamente il rilascio del pesce pescato sportivamente, quello che con un inglesismo che a me sta sulle ... "scatole" viene definito "catch and release", abbreviato in C & R.
Badate bene che (e lo scrivo in grassetto proprio per far intendere meglio il mio non essere di parte) io il pesce non lo mangio perchè mi fa schifo e lo rilascio quasi sempre ... tranne che quando pesco al mare o a trote o persici ed in questo caso trattengo tutto, in quanto lo regalo in famiglia o ai vicini di casa.
.Ciò detto, passiamo ad esaminare questi articoli..Il primo, da pag. 13 a pag. 15 si chiama.SLOW FISH 2009
Buono, pulito e giusto
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. L' articolo inizia così:
"Educare al gusto è indispensabile per costruire un futuro nel quale il cibo torni ad essere nutrimento disponibile per tutti, sicuro, gustoso e a un prezzo equi. Per scegliere il pesce giusto da portare a tavola è bene seguire i principi della territorialità e della stagionalità".
... e continua con enunciazioni del tipo:
"La provincia del V.C.O. in particolare, ha illustrato le diverse iniziative mirate alla educazione alimentare per un consumo consapevole del pesce del lago Maggiore, che è tradizionalmente legato al patrimonio alimentare del suo territorio. Inoltre ha proposto anche degustazioni guidate di pesce come il carpione, preparato alimentare tradizionale, riconosciuto anche a livello nazionale dal Ministero delle Politiche Agricole".
Ancora:
"Ettore Ianì, presidente Lega Pesca, ha presentato il progetto Tinca gobba e Trota salmonata".
... ed io aggiungo: non certo per rilasciarle dopo averle pescate ... o no?
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Non parliamo poi delle foto di cui l' articolo è corredato, tipo un bel filetto di pesce ...
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.... o una bella orata con tanto di limone e prezzemolo accanto.
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.Segue nelle pagine 20 e 21 ... udite, udite ... un altro articolo dal titolo che per i talebani sostenitori del C & R a tutti i costi è uno stiletto piantato nel cuore:
.VIAGGIO NEL GUSTO
Dal lago alla tavola
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E' la cronaca di un convegno svoltosi a Villa Camozzi di Grandola ed Uniti (CO), che è stato patrocinato anche dalla sezione provinciale F.I.P.S.A.S. di Como. Qui si parla addirittura di un "progetto interregionale per la Valorizzazione sostenibile dei prodotti ittici tradizionali ed innovativi dei laghi insubrici".
Non solo ... ma l' articolo si conclude così (incredibile):
"Prima del buffet offerto dalla organizzazione a base di pesci di lago si è svolto un simpatico quanto significativo campionato provinciale di filettatura".
... come si vede nella foto sottostante.
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.Ma non è finita qui, perchè da pag. 32 a pag. 35 vi è un terzo articolo dal titolo emblematico di:
.Alla scoperta dei prodotti ittici dei laghi insubrici
PROGETTO GARDON
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In questo articolo, a parte la foto di un altro filetto di pesce sapientemente condito ... .
. ... è riportato un manifesto dal titolo "Sperimentazione dell' utilizzo dei pesci poco pregiati" che si attende come risultato "l' avvio di un piccolo processo industriale che utilizzi le specie ittiche meno pregiate affinando e standardizzando le tecniche di conservazione del prodotto".
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. Non voglio aggiungere altro a questa inaspettata posizione della F.I.P.S.A.S. che finora ha sempre spalleggiato (e tutelato, aggiungo io) gli scalmanati ledgeristi, carpisti e siluristi sostenitori del sacro dogma del C & R. senza condizioni.
Che significa ciò?
E i pazzoidi esagitati innanzi citati, come reagiranno ora attraverso i loro beceri forums della pesca di plastica, assoggettati al potere dell' oligopolio alieutico internettiano di qualche mercenario della pesca?
Ed i siti della pesca di plastica nazionale, finanziati da alcune ditte del settore, cosa diranno ai loro "bimbi" ai quali fino ad ora hanno insegnato che è peccato mortale trattenere il pesce per mangiarlo e che bisogna andare a confessarsi se si porta il pesce a casa?
... ehhhh ... ho tanto l' impressione che qualcosa comincia a vacillare nel mondo tutto zucchero e miele creato per i "beccaccioni" dai dispensatori di cappellini sponsorizzati !!!
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Lancio da questo blog un appello ai pescatori semplici e normali:
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PESCATORI, NON FATEVI FARE IL LAVAGGIO DEL CERVELLO DA CHI VIVE DALLA PESCA SPORTIVA ... ANDATE A PESCA DOVE E COME VI PARE, SENZA ASCOLTARE I CONSIGLI DI NESSUNO E FATE DEL PESCATO QUELLO CHE VOLETE !!!
E' UN VOSTRO DIRITTO AMMESSO DALLA LEGGE.
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* Testo di Franco Stanzione.
* Foto tratte dalla rivista "Acqua" di luglio 2009.