Di ritorno dalla nobile città di Camerino per averci accompagnato mia figlia, studentessa di Farmacia presso quella Università, dovendo trascorrere una domenica pomeriggio senza voler perdere del tempo inutile, mi sono dedicato a far spazio tra le mie cose, gettando via tutto quello che non mi serve più (cosa fatta spesso anche in passato).
Questa volta è toccato alle ultime riviste di pesca sportiva, scampate alla già precedente distruzione di qualche anno or sono.
Premessa: dal 1976 al 2005 ho acquistato tutte le riviste di "Pesca Sportiva" esistenti sul mercato e ne avevo la collezione completa (ora immaginate che mole potesse avere tutto ciò). Ad un certo punto hanno iniziato a scrivere su queste riviste alcuni pennivendoli falliti in altre attività occupazionali che, al solo leggerli, mi facevano subito comprendere come lo spirito autentico della pesca sportiva stesse morendo.
Non voglio qui scendere nei particolari ... basti dire che si trattava solo di gente "prezzolata" dal settore commerciale che nei suoi articoli non insegnava nulla, ma che al contrario induceva solo a fare inutili acquisti esibendo i loro faccioni pornografici dietro prede messe in primo piano per ingigantirle.
Non ne parliamo poi di quelli che scrivevano di itinerari di pesca all'estero ... ditemi un po' se il pescatore nostrano avrebbe dovuto spendere 5 o 6 euro al mese per leggere di itinerari che non potrà mai fare per tanto che costerebbe andarci, e non solo per un fatto economico!
In ultimo ... queste riviste erano ormai consistenti solo in una martellante pubblicità di prodotti costosissimi ... chiudo qui.
Oggi pomeriggio quindi, è toccato alle ultime annate 1976/83 della rivista "Pescare" essere imbustate, per essere conferite domani mattina presso l'isola ecologica come rifiuti cartacei differenziati.
Non so come, mi è riaffiorato alla mente il ricordo di un mio articolo pubblicato sul numero di ottobre 1979 di quella rivista; sono riuscito a trovarlo e l'ho salvato come ricordo dei tempi che furono e che, senza dubbio, erano migliori degli attuali.
Questa volta è toccato alle ultime riviste di pesca sportiva, scampate alla già precedente distruzione di qualche anno or sono.
Premessa: dal 1976 al 2005 ho acquistato tutte le riviste di "Pesca Sportiva" esistenti sul mercato e ne avevo la collezione completa (ora immaginate che mole potesse avere tutto ciò). Ad un certo punto hanno iniziato a scrivere su queste riviste alcuni pennivendoli falliti in altre attività occupazionali che, al solo leggerli, mi facevano subito comprendere come lo spirito autentico della pesca sportiva stesse morendo.
Non voglio qui scendere nei particolari ... basti dire che si trattava solo di gente "prezzolata" dal settore commerciale che nei suoi articoli non insegnava nulla, ma che al contrario induceva solo a fare inutili acquisti esibendo i loro faccioni pornografici dietro prede messe in primo piano per ingigantirle.
Non ne parliamo poi di quelli che scrivevano di itinerari di pesca all'estero ... ditemi un po' se il pescatore nostrano avrebbe dovuto spendere 5 o 6 euro al mese per leggere di itinerari che non potrà mai fare per tanto che costerebbe andarci, e non solo per un fatto economico!
In ultimo ... queste riviste erano ormai consistenti solo in una martellante pubblicità di prodotti costosissimi ... chiudo qui.
Oggi pomeriggio quindi, è toccato alle ultime annate 1976/83 della rivista "Pescare" essere imbustate, per essere conferite domani mattina presso l'isola ecologica come rifiuti cartacei differenziati.
Non so come, mi è riaffiorato alla mente il ricordo di un mio articolo pubblicato sul numero di ottobre 1979 di quella rivista; sono riuscito a trovarlo e l'ho salvato come ricordo dei tempi che furono e che, senza dubbio, erano migliori degli attuali.
Di seguito le due pagine di quell'articolo dal titolo: "I pesci dell'Ofanto".
Inutile dire che anche la cartina in prima pagina è opera mia ... e che tutto ciò che è descritto nell'articolo è ormai solo un bel ricordo.
* Testo e foto a cura di Franco Stanzione.