- - - - - L'invidia del cretino per l'uomo brillante trova sempre qualche consolazione nell'idea che l'uomo brillante farà una brutta fine. (Max Beerbohm, 1911)

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Chi leggerà del mio modo di intendere la Pesca, di come la pratico o anche delle mie "follie", se condividerà ed avrà il piacere di ritornare a farmi visita mi onorerà; chi non condividerà ed avrà obiezioni nel merito e deciderà di non rivedere mai più il mio blog ... mi farà un piacere.

Franco Stanzione

Se vuoi conoscere la mia opinione sulla pesca, leggi la

- - - - - - - - - - - - - - -- - - - - - - - - INTERVISTA CON L' ASSASSINO

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - a cura di Elisabetta Pansini


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sabato 23 settembre 2017

23 settembre 2017 - Una pescata in barca di fronte alle isole Tremiti

Ieri, al ritorno dalla pescata fatta nel porto di Bartetta, avevo deciso che oggi sarei andato a pescare a legering al Pennello, cioè a Molfetta.
Avevo già disposto l'attrezzatura per il giorno successivo, quando mi giunge da Capoiale la telefonata di Angelo, proprietario di una imbarcazione adibita a pesca sportiva, con la quale mi invita per l'indomani ad una battuta di pesca dalla barca; pensiero e azione ... risposta affermativa (come si fa a declinare inviti del genere?).
Stamattina quindi, sveglia ore 4.00, partenza ore 5.00, arrivo a Capoiale ore 6.40, in barca alle ore 6.45 ... come da programma.


Inutile dire che l'ambiente circostante è bellissimo; si pesca tra i vivai a mare delle cozze, vicinissimi alle isole Tremiti.


Il pescato è consistito in pagelli ...


... triglie ...


... e mormore.


Si sono affacciate anche una oratina ...


... e per fortuna una sola vopa, immediatamente respinta al mittente, cioè al mare ...


... per non impuzzolire il pregevole pescato che era nel secchio.


Insomma, che dire ... una bellissima mattinata, anche abbastanza soddisfacente sotto il profilo del pescato ...


... e fortunatamente in compagnia di gente per bene, al contrario della gentaglia che bazzica i porti nostrani.


Al ritorno mi sono veramente goduto tutto ciò che mi circondava, fino all'imbarcadero all'interno del porto canale di Capoiale.


Una volta a casa il pescato è stato suddiviso tra coloro che sapranno apprezzarlo ... in primis mia moglie, giacchè io il pesce non lo mangio perchè non mi piace.


* Testo e foto a cura di franco Stanzione.

venerdì 22 settembre 2017

22 settembre 2017 - La impossibilità di pescare sul porto di Barletta

L'intenzione, questa mattina, era di andare a legering sul molo Pennello di Molfetta, prevedendo afflusso zero di disturbatori, in quanto venerdì.
Purtroppo, per un errore di valutazione, ritenendo che il forte vento di Maestrale di ieri perdurasse oggi, ho optato per il porto di Barletta, dove non avrei avuto il vento di fronte.


Mai errore più grosso avrei potuto commettere in quanto, a parte che vento non ce n'era affatto e che sono stato assediato dalle voparelle che disturbavano la percezione di qualche mangiata seria ...


... sono stato letteralmente massacrato dalla presenza di tanti "subumani" dall'aspetto "lombrosiano" che sono venuti a pescare a polpi, addirittura a mezzo metro da me, con le loro tecniche da età della pietra.


Tutti insieme nella stessa mattinata, oltre a tanti abituali deficienti che di solito bivaccano sui porti e che fanno di mestiere il "rompicoglioni" di chi pesca seriamente, con le loro stupide domande: "si pesca?", "mangiano?" ecc. ecc. alle quali io non rispondo nemmeno. I meno cretini capiscono di che male soffro alla prima mancata risposta ... i più cretini vanno avanti per un po', si danno le risposte da soli e poi se ne vanno dicendo a volte  in dialetto: "ma questo muto è?".
Insomma non si concepisce che uno voglia stare solo con se stesso senza parlare con chi non conosce ... il limite della intelligenza umana ...
C'era anche bassa mare, per cui il pescato è stato scarso.
Qualche cefalo ...


 ... qualche salpa ...


... e alla fine un bel sarago pizzuto.


Inutile dire cosa è successo quando è uscito fuor d'acqua il pizzuto ... tutti i cretini del porto mi sono piombati addosso, impedendomi quasi il recupero, quasi che avessi preso chissà che cosa.
Quanto occorsomi questa mattina, comunque, mi ha convinto a lasciar perdere per il momento il porto di Barletta dove, per uno come me, pescare in pace è impossibile.


* Testo e foto a cura di Franco Stanzione.

venerdì 15 settembre 2017

15 settembre 2017 - Ancora cefali al Pennello

Stamattina, a distanza di due settimane, sono ritornato a pescare a cefali sul molo Pennello di Molfetta, approfittando del fatto che, essendo venerdì, non sarebbe stato gremito da presenze disturbatrici.


I pesci, come si può vedere dalle foto, non si sono fatti attendere.
Infatti hanno cominciato a mangiare prima le solite salpe ...




... e poi sono arrivati i cefali, che andavano e venivao, spaventati da grossi pesci serra in caccia.


Sì è affacciata a salutare anche una oratella.


Dopo circa cinque ore di pesca, posso ritenermi soddisfatto ... non capita molto spesso, negli ultimi tempi, di fare pescate come quella di oggi.


* Testo e foto a cura di Franco Stanzione.

venerdì 8 settembre 2017

8 settembre 2017 - Cefali al porto di Barletta

Giornata da archiviare quella odierna, non tanto per la pesca (perchè qualcosa comunque s'è preso) quanto per il resto.
Meta di oggi sarebbe stato il porto di Bisceglie, in alternativa a quello di Molfetta, in questi giorni inaccessibile a causa della Festa Patronale.
Giungo quindi sul porto che era ancora buio ed anche qui il molo era inaccessibile, sbarrato all'ingresso da una gru che stava imbragando un peschereccio con la prua squarciata.
Incazzatissimo opto per il porto di Barletta dal quale mancavo da un bel po' di tempo.


A Barletta, fortunatamente, qualche cefalo s'è visto ...


... oltre a qualche salpa ...


... e un saraghetto immediatamente rilasciato.


Le mangiate si son viste finchè c'è stata l'alta marea, ma appena iniziata la fase calante in mare si è instaurata una pace assoluta .. i pesci sembravano scomparsi.
Ad ogni buon conto, la pescata di oggi era rivolta ai cefali che, anche se non grossi, perlomeno si son fatti vedere; poteva andare peggio.


Ma ... c'è un ma ... se la pesca non è andata tanto male, il ritorno a casa è andato malissimo perchè mi è partito il motorino di avviamento della macchina.
A spinta, infatti, la macchina si è messa in moto ed ora è ferma davanti al portone di casa; non son potuto nemmeno andare subito all'officina di fiducia, perchè oggi a Molfetta è festivo, e nemmeno domani che è sabato, per cui devo innanzi tutto aspettare lunedì per riparare il guasto, ma la cosa più importante è che non potrò andare a pescare perchè sono appiedato.
Ho l'altra macchina, ma mal si presta ad essere usata per la pesca; ci porto anche mia moglie e non deve puzzare di pesce.

* Testo e foto a cura di Franco Stanzione.

domenica 3 settembre 2017

Il fiume Ofanto in un mio articolo di 38 anni fa

Di ritorno dalla nobile città di Camerino per averci accompagnato mia figlia, studentessa di Farmacia presso quella Università, dovendo trascorrere una domenica pomeriggio senza voler perdere del tempo inutile, mi sono dedicato a far spazio tra le mie cose, gettando via tutto quello che non mi serve più (cosa fatta spesso anche in passato).
Questa volta è toccato alle ultime riviste di pesca sportiva, scampate alla già precedente distruzione di qualche anno or sono.
Premessa: dal 1976 al 2005 ho acquistato tutte le riviste di "Pesca Sportiva" esistenti sul mercato e ne avevo la collezione completa (ora immaginate che mole potesse avere tutto ciò). Ad un certo punto hanno iniziato a scrivere su queste riviste alcuni pennivendoli falliti in altre attività occupazionali che, al solo leggerli, mi facevano subito comprendere come lo spirito autentico della pesca sportiva stesse morendo.
Non voglio qui scendere nei particolari ... basti dire che si trattava solo di gente "prezzolata" dal settore commerciale che nei suoi articoli non insegnava nulla, ma che al contrario induceva solo a fare inutili acquisti esibendo i loro faccioni pornografici dietro prede messe in primo piano per ingigantirle.
Non ne parliamo poi di quelli che scrivevano di itinerari di pesca all'estero ... ditemi un po' se il pescatore nostrano avrebbe dovuto spendere 5 o 6 euro al mese per leggere di itinerari che non potrà mai fare per tanto che costerebbe andarci, e non solo per un fatto economico!
In ultimo ... queste riviste erano ormai consistenti solo in una martellante pubblicità di prodotti costosissimi ... chiudo qui.
Oggi pomeriggio quindi, è toccato alle ultime annate 1976/83 della rivista "Pescare" essere imbustate, per essere conferite domani mattina presso l'isola ecologica come rifiuti cartacei differenziati.
Non so come, mi è riaffiorato alla mente il ricordo di un mio articolo pubblicato sul numero di ottobre 1979 di quella rivista; sono riuscito a trovarlo e l'ho salvato come ricordo dei tempi che furono e che, senza dubbio, erano migliori degli attuali.


Di seguito le due pagine di quell'articolo dal titolo: "I pesci dell'Ofanto"


Inutile dire che anche la cartina in prima pagina è opera mia ... e che tutto ciò che è descritto nell'articolo è ormai solo un bel ricordo.

* Testo e foto a cura di Franco Stanzione.

venerdì 1 settembre 2017

1 settembre 2017 - I cefali del molo Pennello di Molfetta

La meta odierna sarebbe dovuto essere il porto di Mola di Bari, per una pescata a cefali, ma dovendo domani mattina affrontare un viaggio di circa mille chilometri in due giorni, tra andata e ritorno, ho optato per una pescata più vicina a casa mia, decidendo pertanto di andare a cefali proprio a Molfetta, sul molo Pennello, così al termine della mattinata, dopo pochi minuti, sarei stato già a casa per mangiare e poi dormire nel pomeriggio.


Era da poco sorto il sole che ho avuto la gradita sorpresa della abboccata di una bella orata.


A seguire sono iniziate le mangiate dei cefali ...


... tutto sotto la supervisione di un gattone bianco e nero ...


... che mi è entrato anche nel guadino, come fosse un "pescegatto" (battuta scontata).


Intanto i cefali oggi hanno dimostrato di avere appetito ...


.. alternandosi a qualche salpa ...


... sotto la ulteriore supervisione di una "pantera nera" famelicissima, in agguato tra gli scogli ...


... che tentava di lanciarsi su ogni pesce che pescavo.


Un'altra oratella è venuta a far visita ...


... tra un cefalo ...


... e l'altro.


Verso mezzogiorno sono andato via, essendosi riempito il secchio.


Non c'è che dire, oggi mi ritengo proprio soddisfatto; ogni tanto una "mattanza" ci vuole.

* Testo e foto a cura di Franco Stanzione.