Era da tanti anni che non pescavo dalla barca, pur avendo avuto dal 1981 al 1994 una bellissima lancia in legno di 4,80 attrezzata anche per la pesca notturna, venduta per le esagerate spese di gestione e manutenzione.
Oggi non ho saputo resistere alla tentazione di farmi quasi 200 chilometri per andare a Capoiale (foce Varano) e imbarcarmi su un motopesca adattato per la pesca sportiva, pur di riprovare quelle sensazioni che solo la pesca in mare aperto può dare.
Oggi non ho saputo resistere alla tentazione di farmi quasi 200 chilometri per andare a Capoiale (foce Varano) e imbarcarmi su un motopesca adattato per la pesca sportiva, pur di riprovare quelle sensazioni che solo la pesca in mare aperto può dare.
Sveglia alle ore 3.30 e partenza con la imbarcazione alle ore 7.00 dal porto canale di Capoiale.
Appena giunti su un primo "spot" si son presi solo "goggioni" e "vope" ...
Poichè non c'era alternativa a questi due pesci, abbiamo cambiato zona ...
... e finalmente si son visti pesci più seri come i "lacerti" ...
... gli "sparroni" ...
... e i "lutrini" (pagelli in italiano.
Hanno abboccato alla mia canna anche una triglia ...
... ed una gallinella.
Alle ore 13.00 ho dovuto tirare in barca il retino in cui avevo riposto il pescato ...
... per far ritorno a casa, non prima di essermi fatto ben 190 chilometri da Capoiale a Molfetta.
A casa, quindi, ho separato dalle puzzolentissime "vope" i pesci più pregiati che verranno degustati i prossimi giorni in famiglia ... moglie e figli ... perchè io il pesce non lo mangio, tranne le trote o i persici reali ... ma solo se pescati da me.
Quella di oggi è stata una bellissima esperienza che ripeterò spesso in futuro.
* Testo e foto a cura di Franco Stanzione.