La meta stabilita per questa mattina avrebbe dovuto essere di nuovo il lago Basentello, pescando sempre all'inglese, dal momento che il lago Locone è inagibile a causa della enorme quantità di acqua presente nell'invaso, che ha sommerso tutte le vie di accesso e cancellato letteralmente le sponde più frequentate. Infatti non ci sta andando a pescare nessuno.
Fatto sta che, assorto nei miei pensieri, questa mattina, giunto sulla SS 98 dopo Ruvo, anzichè prendere la direzione per il Basentello, ho tirato dritto con l'auto alla volta del Locone, accorgendomi di ciò quando non mi sarebbe più stato possibile tornare indietro a causa di un lungo guard rail che mi impediva l'inversione di marcia.
L'unico posto dove avrei potuto tentare di pescare poteva essere la sponda dal lato di Minervino Murge, in qualche varco tra la vegetazione.
Giunto sul luogo di pesca vedo una massa d'acqua mai vista in quarant'anni che frequento quelle sponde; l'acqua ricopriva tutto e fino ad una cinquantina di metri da riva, bassissima e con presenza di vegetazione sommersa ... era impossibile impossibile pescare.
L'unica possibilità che avevo di non impigliare l'amo sul fondo era pescare sull'asfalto della stradina che finisce nel lago ...
... e così ho fatto, infatti. Ho provato prima a pescare lanciando diritto, ma il filo in acqua, appena faceva un po' di pancia, finiva tra i cespugli laterali e non si poteva più recuperare senza perdere il galleggiante (ne ho persi tre).
Decido quindi di sistemarmi su un muretto laterale che finiva in acqua ...
Decido quindi di sistemarmi su un muretto laterale che finiva in acqua ...
... con gli stivali a mollo in un'acqua ancora freddina, con buona pace della mia artrosi ...
Lanciando lateralmente al centro della parte asfaltata, come se la stradina fosse un canale, ho cercato di mantenermi il più possibile distante dai rami prospicienti.
Pesca scomodissima (ben tre carpe molto grosse, appena allamate, hanno di corsa guadagnato i famigerati cespugli, infrattandosi e facendomi rifare ogni volta la montatura).
Comunque le soddisfazioni, tenendo conto della scomodità della situazione, non sono mancate, in quanto ho tirato a riva prima una combattentissima carpa da circa due chili che mi ha fatto "crepare" per lo spazio di manovra molto ristretto in cui mi trovavo ...
... poi un'altra da quasi un chilo e mezzo ...
... e circa una quindicina di carassioni tutti over quattrocento grammi.
Insomma alla fine mi sono ritrovato con quasi otto chili di pesce, non male viste le premesse.
Ahhhhh ... dimenticavo di dire che per gran parte del tempo ho pescato sotto la pioggia ... traendo da ciò enormi benefici per la mia artrosi, in particolare cervicale e alle mani ...
Comunque quelli di stamattina sono stati ancora una volta ... MOMENTI DI VITA ... di vita vera ... cosa che la gentaglia che in questi momenti sta cercando di dare all'Italia un altro governo di ladri non potrà mai capire.
* Testo e foto a cura di Franco Stanzione.