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Franco Stanzione

Se vuoi conoscere la mia opinione sulla pesca, leggi la

- - - - - - - - - - - - - - -- - - - - - - - - INTERVISTA CON L' ASSASSINO

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - a cura di Elisabetta Pansini


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sabato 21 maggio 2011

Pesca all' inglese con lo scorrevole

Da quando ho realizzato questo mio spazio virtuale, dedicato al mio hobby preferito, non ho mai pubblicato un articolo di tecnica, per il motivo semplicissimo che questo blog, come più volte affermato, non ha fini didattici, alla stregua di altri siti gestiti da autentici "idioti della pesca sportiva" che hanno invece la pretesa di essere maestri in questa disciplina, senza avere il minimo bagaglio di esperienza sul campo che si acquisisce solo dopo anni ed anni di attività (bisogna anche essere modesti nella vita se ci si vuole ergere a "professori").
Oggi però, a distanza di parecchi mesi dalla promessa fatta al carissimo amico "Dieghito" del Forum di P.I.P. (Pesca in Puglia), sciolgo questo voto elaborando un articolo per così dire "tecnico" sulla pesca all' inglese.
Mi rivolgo quindi a te, caro Diego ... non pensare che quello che descrivo sia il modo perfetto di pescare all' inglese ... tu mi hai chiesto di fare un articolo in tal senso ed io di buon grado ti ho accontentato, ma sappi che questo è solo il modo in cui pesco io ... e solo io ... senza pretesa di dire che sia il migliore o di invogliare chi lo leggerà ad imitarmi.
Certo è che, quando pesco come oggi con lo scorrevole, utilizzando la montatura che descrivo più avanti, i pesci li prendo (e tantissimi miei reports stanno a testimoniare che io non sono uno che va a pescare solo per "prendere il sole", anche se oggi non ho pubblicato le catture proprio per dare un "taglio" tecnico all' articolo).
Veniamo al dunque ...
Una volta giunti sul posto (oggi era un' ansa del lago Locone dal lato di Minervino Murge), monto la postazione e per ultimo mi dedico alla pastura ... inutile dire che pastura sto usando ora ... si vede bene nella foto ...


Ovviamente ho al seguito una buona scorta di galleggianti di tutte le misure, sia fissi che scorrevoli.


Oggi, in particolare, ma come quasi sempre, ho usato i galleggianti fatti apposta per me dall' amico Pesaresi di Rimini, meglio conosciuto come il "Pitone" sui campi di gara come Ostellato, Anita o Destra Reno. E' qui, infatti, che ho conosciuto questa persona eccezionale, un vero e proprio personaggio della pesca sportiva che, ovviamente, i "guru" nostrani e sedicenti maestri di pesca non hanno manco idea di chi sia, ma che sui campi di gara del nord Italia è invece conosciutissimo.
Quando pesco all' inglese con lo scorrevole uso sempre una montatura da X grammi + 4.



Non solo, ma quando pesco all' inglese uso solo ed esclusivamente i mulinelli della Mitchell Top Match SHS con rapporto 7,2 (i cosiddetti "Ferrarini") ... mulinelli per me eccezionali, al punto che ne ho ben venti.


Come terminali sono abbastanza monotono ... uso solo ed esclusivamente, in ogni occasione, terminali del diametro di 0,14 mm. del Dragon della Tubertini, con legati ami della serie 21, sempre della Tubertini, nella misura di 30 cm.
Inoltre uso solo ami nella misura del 10 o del 12.
Porto sempre al seguito una nutrita scorta di questi terminali e delle relative montature già pronte sullo shock leader.




E veniamo alla montatura vera e propria.
In bobina uso un filo affondante del diametro di 0,16 mm., a cui lego uno shock leader di circa 10 m. del diametro di 0,20 mm.
Sullo shock leader vi sono ... ovviamente il fermafilo ... il galleggiante per l' occasione con un attacco scorrevole della Stonfo, come si può vedere nella foto, e poi la vera e propria montatura composta nel modo seguente:
amo, terminale di 30 cm., girella misura da 12 a 16, 3 pallini misura 6 da 0,1 gr., a distanza di 60 cm. 3 pallini misura BB da 0,4 gr. ognuno, a distanza di altri 140 cm. da questi 5 pallini ugualmente BB da 0,4 gr.


Insomma, questo è tutto ... qualcuno pensava che io pescassi con chissà quale montatura segreta?
Il segreto sta invece nell' individuare il posto più idoneo per pescare all' inglese, che non è una tecnica da poter usare sempre, in qualsiasi luogo e con qualsiasi condizione.
Ma queste sono cose che si imparano solo sul campo, andando a pescare, una, dieci, cento, mille volte ... non si possono imparare dagli altri.



Oggi poi, come spesso ultimamente, era con me il carissimo amico Michele Ungolo di Palazzo San Gervasio (PZ) che non solo mi fa compagnia (una compagnia discreta e non chiassosa come quelle che rifuggo), ma essendo un "signore" mi porta ogni volta anche il cappuccino ed il cornetto ancora caldo ... grande Michele, non so come ricambiare queste tue attenzioni ...






Concludendo ... caro Diego, visto? Che ti aspettavi? Io non sono un "campione" o un "maestro" ... sono solo uno che non saprebbe vivere senza la pesca e che ha passato molto tempo della sua vita in riva a laghi, fiumi e mare ... così so pescare ... stop ... e non mi interessa affatto se mi considerano un bravo pescatore ... per me l' importante è solo andare a pescare ... è la mia vita!

* Testo e foto a cura di Franco Stanzione.