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Franco Stanzione

Se vuoi conoscere la mia opinione sulla pesca, leggi la

- - - - - - - - - - - - - - -- - - - - - - - - INTERVISTA CON L' ASSASSINO

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giovedì 27 gennaio 2011

Fiere di pesca? ... no grazie!

La mia opinione su ...

LE FIERE DI PESCA
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A distanza di due anni, ripubblico una mia considerazione su quelle che ritengo una inutile e vuota occasione di incontro tra gente che della vera pesca sportiva ha capito molto poco.
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I primi mesi di ogni anno, prima che inizi la stagione della pesca ufficiale, quella vera praticata in solitudine dalla stragrande maggioranza dei pescatori comuni su fiumi, laghi, torrenti e spiagge d' Italia, sono ormai consacrati ad alcuni rituali che definisco semplicemente ... banali e mirati solo a spillare soldi a chi potrebbe benissimo praticare questo sport col minimo investimento.
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Sto parlando naturalmente delle Fiere di Pesca.
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Il fatto che si svolgano nella stagione fredda inducono folle gioiose e gaudenti di cosiddetti "pescatori di plastica"
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ad andare a trascorrere, in realtà, un giorno diverso in uno di quei padiglioni puzzolenti di boiles da carpisti ed aromi vari che impestano l' aria dovunque si vada.
Il vero pescatore invece, anche se in inverno e col freddo, non rinuncia ad una domenica di pesca, per andare a virtualizzare in questi posti la sua passione.
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Diciamo pure che il frequentatore tipo di uno di questi meetings è quasi sempre uno di quegli esaltati che aderiscono ai vari Clubs di Pesca Specifica che ormai hanno invaso il web, allo scopo principale di vedere materializzate dal vero certe facce viste solo attraverso il monitor di un computer.
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Mi risulta che molti si sobbarcano a viaggi di centinaia di chilometri solo per incontrare alcuni "volti" che, per un effetto di distorsione di immagine dovuta al monitor, vedendoli con il pc sembrano quasi dei "bambolotti".
Ci vanno con tutta probabilità proprio per verificare questo o addirittura se certi personaggi esistono davvero.
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Io ho visto in vita mia, ma per caso e per un mio personale motivo, una di queste fiere e mi sono reso conto che il mondo della pesca sportiva non alberga in quei luoghi.
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Infatti se lo sport della pesca è fatto di solitudine, di riflessione, di rapporto a tu per tu con l' acqua ed i pesci, in quegli ambienti vedi solo esaltati che parlano entusiasticamente esclusivamente dei materiali e non del fine ultimo cui essi sono destinati ... o dovrebbero.
Ci sono possibilità di apprendere qualcosa di utile per il proprio personale esercizio della pesca sportiva?
No ... affatto ... in agguato ci sono persone preposte ad accalappiare i più gonzi per indurli, con i loro consigli, ad acquistare questo o quello ... che poi non gli servirà mai.
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Tra gli stands infatti, si aggirano con fare da bravi papà sempre disponibili a consigliare i figli, alcuni guru della pesca di plastica italica, pronti a fidelizzare le loro vittime con una pacca sulla spalla o regalandogli un cappellino sponsorizzato ... che pena.
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Poi ci sono quelli che, spacciandosi per esperti in questa o quell' altra disciplina di pesca, gratificano quanti li hanno visti sino ad allora solo sulle riviste di pesca, con battute o inutili quanto scontati consigli tecnici.
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Vi sono poi stands in cui si cerca di accalappiare i più beccaccioni ad andare a pescare all' estero, come se in Italia non ci fossero più altri posti in cui pescare.
Io personalmente non mi sono mai sognato di andare a pescare fuori d' Italia.
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In alcune di queste Fiere di Pesca vi sono stands di motori e accessori per la nautica, strettamente collegati con il settore della nautica specializzata.
Poi c'è l'equipaggiamento: tutto lo scibile possibile con la presenza delle migliori marche nazionali e internazionali.
Insomma tutti articoli che al cosiddetto pescatore comune e a quello della domenica non interessano.
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Infine ci può anche essere il virtual, e questo settore non sfugge alle possibilità messe a disposizione degli appassionati dall'evoluzione informatica: dai siti alle web tv, dai simulatori tridimensionali ai semplici giochi video.
Ovviamente anche queste cose sono in netto contrasto con quella che è la pesca vera, fatta di mani congelate e volti cotti dal sole.
Sono in genere immancabilmente presenti le riviste italiane di pesca sportiva, responsabili più di altri della involuzione mentale dei pescatori che ormai, quando vanno a pesca, anzichè rilassarsi, sembra quasi che debbano andare a lavorare, trasportando quintali di roba al seguito, acquistata naturalmente grazie alle chimere vendute dagli imbonitori della pesca di plastica.
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Ed è pertanto in virtù di tutte le mie considerazioni fin qui espresse, che io dico a me stesso e a chi mi leggerà attraverso questo blog:
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* Testo di Franco Stanzione
* Foto tratte dal web.