Ieri sera avevo deciso che oggi avrei pescato a roubasienne e così ero ancora intenzionato quando alle 4,00 è suonata la sveglia.
Infatti alle 4,45 alzo la saracinesca del mio locale dove ho tutte le attrezzature da pesca e, mentre prendo la roubasienne, l' occhio cade sulle due canne da legering già armate e pronte per pescare.
Ultimamente mi sto facendo sopraffare dalla pigrizia ed ho pensato che, piuttosto che stare a perdere molto tempo a montare la rouba, mi sarei sbrigato molto prima con le attrezzature da legering: pensiero e azione.
Ore 6,00: sono sul Locone, sempre al posto dell' ultima pescata.
Questa volta faccio una variante alla tecnica; metto in atto una pesca a metà fra il legering ed il carpfishing. Infatti utilizzerò come appoggio per le canne un "rod pod" con relativi segnalatori.
Ecco perchè ho virgolettato il "carp-legering" del titolo di questo reportage.
In poco tempo la postazione è allestita.
Prima preda: un carassio misura XL.
Seguono a ritmo sostenuto (a volte addirittura si piegano contemporaneamente le due canne) tante carpe: ogni tanto un carassione.
Nonostante sia una giornata festiva non c' è nessuno in giro: si scorge solo un pastore col suo gregge in lontananza.
Evvai ancora con le carpe ...
... fino a quando arriva quella bella da 2,080 chili.
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E' ormai oltre mezzogiorno. Le carpe continuano a mangiare ... ma io no; quindi decido di tornare a casa. Mi attendono da fare 75 chilometri dopo tutto.
Sollevo la nassa che, con grande soddisfazione, sento pesante.
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Insomma sembra di essere tornati al Locone di sempre.
Porto al peso 35 pesci (25 carpe e 10 carassi), per un totale di 22 chili; mi pare che oggi possa dirmi soddisfatto.
* Testo e foto di Franco Stanzione.