Chi dei "grandi pescatori da tastiera" frequentanti il web, adusi a vantare le loro prede di grandi dimensioni (maggiorate con artifizi di tecnica fotografica), dovesse imbattersi in questo post, sicuramente sorriderà nel vedere che un "rimbambito" che va a pesca da 48 anni si gratifichi nel pescare pesci così piccoli.
Purtroppo, sempre alla ricerca di posti al mare frequentati dal minor numero possibile di "frantumatori" di attributi maschili umani, è da un po' di tempo che mi sono, per così dire, rifugiato nel porto canale di Margherita di Savoia dove i cefali ci sono, ma tutti molto piccoli.
La cosa mi interessa relativamente perchè, invece, pescarli è ancora più difficile e richiede occhio ed esperienza.
Questa mattina quindi, volendo pescare al mare, è proprio a Marcherita di Savoia che sono andato, anche se per sole tre ore in quanto, non volendo fare anche oggi una levatacia come ieri, ci sono arrivato che erano ormai le ore 9.30, un orario per me inconcepibile (ma la voglia di sentire la "tocca" tutta particolare del cefalo era troppo forte).
Questa mattina quindi, volendo pescare al mare, è proprio a Marcherita di Savoia che sono andato, anche se per sole tre ore in quanto, non volendo fare anche oggi una levatacia come ieri, ci sono arrivato che erano ormai le ore 9.30, un orario per me inconcepibile (ma la voglia di sentire la "tocca" tutta particolare del cefalo era troppo forte).
Dopo aver pasturato ed atteso un bel po', qualcosa ha iniziato a muoversi.
Roba piccola, ovviamente, ma pur sempre cefali ... e difficilissimi.
Contavo di rimanere a pescare fino al tardo pomeriggio ma, all'improvviso, un fortissimo vento, accompagnato dalla pioggia, mi ha fatto ritornare a casa dove, alle 13.30, ero già a tavola.
Una mattinata comunque non trascorsa inutilmente, magari a casa, "cazzeggiando" su internet.
* Testo e foto a cura di Franco Stanzione.