Da qualche settimana non ho pubblicato un mio report di pesca, non certo perchè non sia andato a pescare, bensì perchè non ho ritenuto opportuno ripetere sempre le stesse cose, giacchè le mie ultime "uscite" sono state esclusivamente a cefali sul molo Pennello di Molfetta.
Anche stamattina sarei dovuto andarci, ma mi son fatto prendere dalla voglia di rimanere a letto un po' più del solito per cui, una volta sfumata la magia dell'alba in riva al mare o al lago, avevo deciso di lasciar perdere.
Anche stamattina sarei dovuto andarci, ma mi son fatto prendere dalla voglia di rimanere a letto un po' più del solito per cui, una volta sfumata la magia dell'alba in riva al mare o al lago, avevo deciso di lasciar perdere.
Arrivate più o meno le ore 11.00 non ho però resistito ... optando per solo un paio di ore in un posto in cui non andavo a pescare da almeno venticinque anni, a motivo dell'alta densità di esseri umani che lo frequenta: la banchina S. Domenico del porto di Molfetta, esattamente di fronte al Mercato Ittico.
E a proposito di alta densità di "rompicoglioni", ne ho avuto abbondante conferma perchè nelle appena due ore nemmeno che sono stato a pescare, imbecilli che si sono avvicinati a chiedere cosa avessi pescato ne sono venuti in grande quantità ... uno addirittura (il più cretino di tutti) è venuto a darmi consigli su come e dove andare se avessi voluto pescare i cefali nel porto di Molfetta ... no comment!
Ancora una volta ho dovuto quindi constatare che frequentare il porto di Molfetta, soprattutto in una zona così esposta, è sconsigliabile a chi, come me, soffre di allergia agli imbecilli.
Ad ogni buon conto ... s'è pescato un cavolo ... e oltretutto, appena finito di pasturare, un peschereccio è salpato creando una corrente tale che il mio lavoro è stato vanificato.
Risultato ... dal momento che ho tentato i cefali sul fondo: solo tre "goggioni".
Risultato ... dal momento che ho tentato i cefali sul fondo: solo tre "goggioni".
Pazienza ... mi rifarò domani sul lago Elena a Lavello, pescando a trote.
* Testo e foto a cura di Franco Stanzione.