Era da circa un paio di anni che non andavo a pescare a spinning sull'Ofanto in località Rocchetta S. Antonio; è questo, in genere per me, un itinerario di fine estate; alla fine degli anni settanta era famoso per la grande quantità di pesce che regalava a chi lo affrontava a spinning.
Stamattina il fiume mi è apparso però con un regime idrico un po' superiore al periodo e con acqua molto velata. Infatti non sono riuscito a pescare più di due cavedani, in posti nei quali ho sempre catturato in maniera soddisfacente.
Mi sono perciò spostato a monte di una ventina di chilometri, al ponte sulla strada per Monteverde ...
... dove le catture (tutte di un'unica taglia) non sono mancate.
Non frequentavo da molto queste zone e mi è venuta voglia di risalire ancora l'Ofanto fino alla confluenza con la fiumara di Atella.
Nell'Ofanto ho preso subito un cavedano ...
... poi ho iniziato a risalire la fiumara di Atella.
... e qui le catture non sono mancate.
Sono giunto fin sotto il ponte della statale Ofantina, ma non ho proseguito perchè era ormai mezzogiorno; non sono riuscito però a dare una spiegazione alla presenza di una tuta da lavoro sospesa sul corso d'acqua, sotto il ponte, mantenuta con una corda che andava da una riva all'altra ... la cosa, non so perchè, mi è sembrata però piuttosto inquietante, quasi un avvertimento a non proseguire.
* Testo e foto a cura di Franco Stanzione.