La pandemia da Coronavirus e la conseguente chiusura delle regioni ai non residenti, mi ha impedito fino ad oggi di poter andare nella mia adorata Val d'Agri per una pescata a trote.
Il 3 giugno, cioè ieri, le regioni hanno riaperto i loro confini, per cui stamattina non ho saputo resistere alla tentazione di andare a fare una pescata sul torrente Sciaura, sotto Grumento Nova (il mio spot preferito).
Era da diversi anni che non andavo e tornavo in giornata, cosa che mi riesce un po' difficile adesso rispetto ad anni addietro, ma oggi la pazzia di farmi 400 chilometri tra andata e ritorno, alzandomi alle 4.00 del mattino, l'ho fatta ... ed è inutile dire come mi sono sentito sulla via del ritorno.
Il 3 giugno, cioè ieri, le regioni hanno riaperto i loro confini, per cui stamattina non ho saputo resistere alla tentazione di andare a fare una pescata sul torrente Sciaura, sotto Grumento Nova (il mio spot preferito).
Era da diversi anni che non andavo e tornavo in giornata, cosa che mi riesce un po' difficile adesso rispetto ad anni addietro, ma oggi la pazzia di farmi 400 chilometri tra andata e ritorno, alzandomi alle 4.00 del mattino, l'ho fatta ... ed è inutile dire come mi sono sentito sulla via del ritorno.
Il torrente stava benissimo, anche se con una portata leggermente inferiore alla solita e l'acqua era cristallina.
Ho iniziato a pescare quindi un po' tardi, cioè verso le 8.00, perdendomi quindi il momento magico dell'alba, e non ho purtroppo allamato nessuna trota di misura, perchè il torrente era letteralmente invaso da trotelle sotto misura che ho prontamente rilasciato dopo ogni cattura. Questo lascia però ben sperare per il futuro.
Al termine non ho potuto fare a meno di pranzare alla locanda di Santo Martino di Moliterno dove, peraltro, sono stato il primo cliente dopo la fine della fase 2 della pandemia.
Dopo pranzo sono immediatamente ripartito per fare ritorno a Molfetta, non prima, però, di aver fatto conoscenza con il nuovo arrivato alla locanda.
* Testo e foto a cura di Franco Stanzione.