Questa mattina (sveglia, come al solito alle ore 4.00) sono stato a pescare sul porto di Molfetta, nella speranza di prendere qualche cefalo, inizialmente nei pressi della nuova Capitaneria, dove mi sono posizionato che era ancora buio.
Sin da subito sono stato oggetto delle attenzioni di una piccola "pantera nera" in cerca di qualche pesce da mangiare.
Dopo un paio di ore di vana attesa, il galleggiante è finalmente affondato ed ho preso un cefalo.
Rincuorato, ho ripreso a pescare, ma di nuovo la pace regnava sovrana attorno alla mia esca.
Ho deciso quindi di cambiare posto e sono andato nei pressi del faro, non nutrendo in verità molte speranze di successo, perchè intanto la marea era in fase vistosamente calante, il mare era un olio e il caldo cominciava a farsi pesantemente sentire.
Comunque, anche se solo ogni tanto, il galleggiante è affondato per le mangiate soprattutto di qualche salpa ...
... di qualche sparrone di piccole dimensioni ...
... e, dulcis in fundo, di una oratella.
Intanto sotto di me, ogni volta che qualche pezzetto di pane cadeva in acqua, vi si lanciavano orde di famelici celalotti.
Anche qui, per tutto il tempo che ho pescato, un'altra piccola "pantera nera" ha crecato di ghermire ogni pesce che veniva a riva.
Non è mancata la visita di una voparella.
A Mezzogiorno, col suono delle campane delle chiese, ho messo fine a quest'altra giornata di pesca della mia vita, devolvendo il pescato in beneficenza ai gatti che, appena andato via, si sono precipitati sul tanto atteso lauto pasto.
* Testo e foto a cura di Franco Stanzione.