- - - - - L'invidia del cretino per l'uomo brillante trova sempre qualche consolazione nell'idea che l'uomo brillante farà una brutta fine. (Max Beerbohm, 1911)

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Chi leggerà del mio modo di intendere la Pesca, di come la pratico o anche delle mie "follie", se condividerà ed avrà il piacere di ritornare a farmi visita mi onorerà; chi non condividerà ed avrà obiezioni nel merito e deciderà di non rivedere mai più il mio blog ... mi farà un piacere.

Franco Stanzione

Se vuoi conoscere la mia opinione sulla pesca, leggi la

- - - - - - - - - - - - - - -- - - - - - - - - INTERVISTA CON L' ASSASSINO

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - a cura di Elisabetta Pansini


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venerdì 26 ottobre 2012

26 ottobre 2012 - I cavedani del Sinni

Era da un bel po' di tempo che avevo il desiderio di fare una pescata a cavedani sul fiume Sinni ma, data la lontananza, avevo sempre optato per mete più vicine.
Stamattina, avendo visto sul "meteo" che da domani ci sarà maltempo, ho voluto approfittare di quest'ultima giornata ancora quasi estiva, per fare qualche lancio a spinning proprio su questo fiume dal quale mancavo da almeno una decina di anni. Infatti tra non molto, a causa delle piene invernali, i fiumi saranno impescabili fino a primavera.
Giungo sul posto dopo aver macinato 186 chilometri di macchina ...

 

... in una zona compresa tra Valsinni e Colobraro. L'acqua in verità era poca e chiarissima, ma sempre meglio dello spettacolo che avevo visto un po' più a valle: il Sinni ridotto ad una sassaia senza nemmeno una goccia d'acqua.
 


Due sono comunque gli aggettivi, entrambi superlativi, con i quali mi sento di descrivere questo fiume: bellissimo e difficilissimo.
In una spanna di acqua, comunque, le catture, anche se di dimensioni non eccessive, non sono mancate, anzi devo dire che sono state almeno una trentina ... ovviamente tutti cavedani dalla livrea eccezionale, segno di salubrità dell'acqua.

 




Camminando lungo il fiume sono arrivato sotto Colobraro, paese famoso perchè si dice che porti "sfiga" ad andarci; infatti in Basilicata non vogliono nemmeno sentirlo nominare (tutte chiacchiere ... la sfortuna non esiste ed io detesto la superstizione).







Verso la tarda mattinata sono ritornato sotto Valsinni dove ...



... alla faccia della presunta "sfiga" che avrebbe dovuto portarmi Colobraro, le catture hanno continuato a verificarsi.






Ritornando a casa, al giornale radio hanno confermato l'arrivo di una consistente perturbazione; poco importa, perchè l'esperienza di questa mattina, in un ambiente così bello, mi basta per affrontare tutti i mesi invernali a venire, in attesa di ritornare in primavera sugli stessi posti.
Unico handicap: la pesca alla trota ... quando infatti è aperta la pesca alla trota, tra lo scegliere una grossa pescata al cavedano ed un "cappotto" a trote ... preferisco sempre il "cappotto" a trote.

* Testo e foto a cura di Franco Stanzione.

venerdì 19 ottobre 2012

19 ottobre 2012 - Dal Basento all'Agri

Era da più di quattro mesi che non andavo a pescare a spinning su qualche fiume ... ieri sera la decisione: domani si va sul Basento.
Questa mattina, infatti, alle prime luci ero già sul fiume  in zona stazione di Grottole, ma l'amara sorpresa è stata di trovare le acque di un colore grigio lattiginoso, poco adatto al tipo di pesca prescelto.
Faccio qualche lancio dove ho sempre "beccato" qualcosa, ma invano ... ed intanto cambio "hot spot" andando sotto Ferrandina.


Anche qui l'acqua era grigio latte ... nulla; è inutile continuare a "macinare acqua".
A questo punto la trovata da pazzo: andare a provare sul fiume Agri in una zona da cui sono passato centinaia di volte per andare a trote a Moliterno, ma dove non ho mai pescato.
La pazzia sta nel fatto che, per chi conosce la Basilicata, il posto in questione è su un altro versante, a circa cinquanta chilometri di strada non molto agevole, rispetto a quello in cui mi trovavo in quel momento.
Ok ... la decisione non poteva essere più annullata ... volevo prendere un pesce a tutti i costi.


L'Agri era in perfetta forma ...


... così come i suoi abitanti ...


Due, cioè le seguenti, le catture che mi hanno dato più soddisfazione, proprio perchè, non avendo mai pescato in quel posto, non sapevo nemmeno se c'erano pesci ... ma come si può vedere i pesci c'erano ... eccome che c'erano ... due cavedani così non sono roba di tutti i giorni dalle mie parti ...


Questo week end devo lavorare, purtroppo, ma l'appuntamento con lo spinning è fissato di nuovo per la settimana prossima e, tempo permettendo, il campo di battaglia sarà il fiume Sinni, sempre in Basilicata.

* Testo e foto a cura di Franco Stanzione.

sabato 13 ottobre 2012

12 ottobre 2012 - Arrivederci Locone ...

Oggi ho voluto chiudere la mia "stagione di pesca sul Locone 2012" con un'ultima pescata a legering; da ora in poi, fino all'apertura della pesca alla trota 2013, mi dedicherò al mare e alla trota in lago, con qualche variazione sul tema a spinning.


Per non essere invaso come le altre volte dalle vespe, ho pescato dalla sponda di Minervino Murge anzichè da quella di Montemilone, meno pescosa; non era possibile resistere per tre o quattro ore alla nuvola di vespe che rischiano di pungerti da un momento all'altro.
Il pescato è consistito in qualche carpa, di cui solo due di peso apprezzabile, qualche scardola e qualche carassio.


Erano oggi, accanto a me, i miei due carissimi amici lucani Michele Ungolo e Pinuccio Di Terlizzi, entrambi di Palazzo San Gervasio.


Poca roba oggi ... chissà che non sia andata meglio ad alcuni pescatori che erano sulla riva opposta ...


... ma comunque ho pescato sempre più di qualche imbecille sedicente maestro che, come un virus "troian", imperversa ormai sul web alieutico, gratificato dal plauso solo di quattro ragazzini e di qualche deficente che, stentando a trovare compagnie femminili, cerca di sublimare la propria frustrazione sessuale nella pesca.


* Testo e foto a cura di Franco Stanzione.

sabato 6 ottobre 2012

6 ottobre 2012 - Legering sul porto di Molfetta

Avrebe dovuto essere, quella di stamattina, una pescata dulciacquicola sul fiume Ofanto dal quale sono assente da circa un anno e invece ...
Sveglia alle ore 4.00, come al solito, ma la stanchezza ha prevalso su di me ... ritorno tra le coperte,  ma ... la voglia di pescare era molta, per cui mi sono rialzato decidendo però di rimanere nei paraggi, non avendo voglia di fare molta strada ... quindi destinazione porto di Molfetta.
Insomma, ho voluto "giocare" in casa oggi, e ancora una volta a legering.




Alle prime luci si è fatta vedere una orata, seguita poco dopo da un'altra ancora più grossa (di molto) che mi si è slamata ormai nel guadino, ritornando in acqua ... (scarogna pu@@ana!!!).


Poi più nulla fino alle 10.00 quando è comparsa una spigola.



All'arrivo ero solo, ma poco dopo ho iniziato ad essere circondato da veri imbecilli che non sapevano nemmeno tenere la canna in mano (i rischi che si corrono quando si va a pescare sul porto), che tra l'altro volevano prendere col sottoscritto una confidenza non dovuta e comunque non concessa.
Non mi piace avere a che fare con persone che non conosco, ed è questo il motivo per cui vado quasi sempre a pescare dove non c'è la gentaglia che bazzica solitamente i porti.

* Testo e foto a cura di Franco Stanzione.

venerdì 5 ottobre 2012

5 ottobre 2012 - Ancora il Locone ... come se fosse un carpodromo

Parrebbero a prima vista tutti uguali tra loro i reports delle mie pescate sul lago Locone ...
Mi spiace per qualcuno avvezzo a vendere teorie più che a tirar su pesci, ma non riesco a fare di meno quando mi trovo in certe situazioni ...
Dopo più di un mese di assenza, questa mattina sono ritornato infatti a legering su quelle rive, ed il risultato si può vedere nelle foto seguenti.


A rompere la monotonia delle carpe, solo due carassi misura XL.


Praticamente, in quattro ore, cioè dalle 7.00 alle 11.00, ho pescato 33 carpe e 2 carassi, per un totale di circa 25 chili.


E ovviamente, in barba a chi dice che sono un bracconiere (poveri idioti), il pescato è stato tutto rilasciato ... e ancora più ovviamente perchè non c'erano trote o persici ... altrimenti la musica sarebbe stata ben altra ... alla faccia dei talebani integralisti del C&R a tutti i costi.


* Testo e foto a cura di Franco Stanzione.