- - - - - L'invidia del cretino per l'uomo brillante trova sempre qualche consolazione nell'idea che l'uomo brillante farà una brutta fine. (Max Beerbohm, 1911)

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Chi leggerà del mio modo di intendere la Pesca, di come la pratico o anche delle mie "follie", se condividerà ed avrà il piacere di ritornare a farmi visita mi onorerà; chi non condividerà ed avrà obiezioni nel merito e deciderà di non rivedere mai più il mio blog ... mi farà un piacere.

Franco Stanzione

Se vuoi conoscere la mia opinione sulla pesca, leggi la

- - - - - - - - - - - - - - -- - - - - - - - - INTERVISTA CON L' ASSASSINO

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - a cura di Elisabetta Pansini


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giovedì 30 luglio 2009

30 luglio 2009 - Ritorno al Locone dopo le vacanze

L' ultima volta che sono stato a pescare al Locone era il 3 luglio, poi sono partito per le vacanze in Sicilia per quindici giorni e sono stato quindi assente per un po' dalle "mie amate rive".
Questa mattina, al solito alle ore 4,00 ... sveglia, caffè e ... volo fino al Locone.
In verità questa mattina ci sono arrivato più tardi in quanto, prima di arrivare alla meta, bisogna attraversare l' abitato di Minervino Murge, dove prendo un altro caffè in un bar vicino alla piazza principale, e qui ho incontrato un vecchio amico della S.P.S. "La Carpa", la locale società di pesca sportiva, che non vedevo da molto.
I discorsi si sono talmente prolungati, che ho iniziato a pescare alle 7,00 quando il sole era ormai alto.
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Al primo lancio ho beccato una scardola ...
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... seguita da una carpetta ...
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... da un' altra carpetta ...
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... da un' altra scardola ...
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... e da un carassietto.
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Con un ritmo costante ed un' alternanza di pesci più e meno grossi ...
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... sono arrivate le 10,30.
In praticamente tre ore e mezza ho preso un totale di 70 pesci (scardole, carassi e carpette in maggioranza) che hanno fatto registrare in bilancia il peso di 12 chili.
Considerato che il periodo migliore per il Locone (maggio e giugno) è ormai passato, non posso lamentarmi affatto ... il vecchio Franco ha colpito ancora !!!
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Ovviamente ...
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FATTI, NON TEORIE !!!
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* Testo e foto di Franco Stanzione.

mercoledì 29 luglio 2009

29 luglio 2009 - Sul molo di Molfetta ... con fregatura

E' da diversi anni che vado a pescare in acque interne anzichè al mare, che pure bagna la mia città, in quanto le belle pescate a Molfetta sono sempre più rare.
Sarà, come dicono, la presenza nelle nostre acque dei bidoni di iprite (residuati bellici giacenti sul fondo a poche miglia da Molfetta) che stanno lentamente rilasciando il loro contenuto velenoso, sarà per l' alga tossica, sarà perchè siamo nel 2009 ... e sarà anche perchè questo mare non è mai stato poi tanto pescoso ... fatto sta che rispetto a quando ero ragazzo non si prende quasi più nulla.
Certamente qualcuno che ora fa finta di essere un grande giornalista, solo perchè pubblica su ormai obsolete riviste di pesca i suoi "pezzi", in cui si fa ritrarre con prede poco più che avannotti, non sarà daccordo ... perchè non esisteva quando io ho iniziato a pescare 41 anni fa e non sa cosa significhi fare sul serio a pesca ... ma a me poco importa, in quanto senza tema di smentite, posso affermare che se ci si vuole divertire al mare non bisogna andare a pescare a Molfetta.
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Stamattina mi sono fatto tentare però dal farmi una pescata sulla parte esterna del molo ... chissà ... ho pensato, ma quello che mi aspettavo, ancora una volta, si è verificato.
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Giungo sul posto poco prima dell' alba ... non si vedeva ancora nulla ... ma già le condizioni del mare (bonaccia e bassa marea) non facevano presagire nulla di buono.
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Quanto meno non c' erano ancora rompiscatole in giro (sul molo di Molfetta ve ne sono a bizzeffe ... altro motivo per cui non ci pesco quasi mai) ed il contorno era molto gradevole ...
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... a parte i rifiuti del pasto notturno di qualche "sporcaccione" ... ma nulla ... nemmeno una tocca ...
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Ho anche cambiato posto ...
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... ma inesorabilmente il galleggiante non ne voleva sapere di scomparire sotto il pelo dell' acqua.
Dopo tre ore di questa situazione (non essendo abituato a non mettermi in moto subito) ... mi sono talmente scocciato che ho smontato tutto e sono ritornato a casa.
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... e gli idioti continuano a fare articoli sugli avannotti che si pescano a Molfetta (a parte i cefali al petrolio che si pescano all' interno del porto o spigolette sfuggite a seguito rottura delle reti del vicino allevamento in mare).
Questa è purtroppo la realtà della pesca a Molfetta, non quella virtuale spacciata dagli idioti teorici anzidetti su internet.
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* Testo e foto di Franco Stanzione.

lunedì 27 luglio 2009

Tempi duri per i "talebani" del C & R ... ovvero "Lo dice anche la F.I.P.S.A.S."

Questa mattina ho ricevuto come al solito "Acqua", la rivista federale della F.I.P.S.A.S., che tante volte ho criticato dalle pagine di questo blog per la sua inutilità, visto che si occupa molto più di "fregnacce" come il rugby subacqueo o il nuoto pinnato, piuttosto che di pesca per i comuni pescatori come noi.
Devo dire che questa volta sono rimasto veramente di stucco (positivamente) di fronte a quello che sembra un autentico cambiamento di rotta della F.I.P.S.A.S. per quanto riguarda la politica del trattenimento del pesce pescato o del suo rilascio.
Infatti, stranamente, ben tre grossi articoli parlano di "pesce a tavola" ... Vediamo insieme di che cosa si tratta.
La cosa assume una dimensione di rilievo, in quanto sino ad ora la F.I.P.S.A.S. pareva che avesse sposato appieno le teorie talebane di alcuni gruppi di fanatici della pesca monotematica e a senso unico, tipo quelli del legering fatto di micro zavorre anche in fiumi come il Po, oppure di quelli della pesca esasperata alla carpa per lo più nei laghetti a pagamento e con attrezzature più degne dell' Afganistan zona bellica che dei nostri fiumi (tra questi includiamo anche quelli vestiti da pseudonaziskin che si dedicano allo stramaledetto siluro).
Quali sono queste teorie?
Esse sono sintetizzate essenzialmente in tutte quelle menate da lavaggio del cervello che vogliono imporre assolutamente il rilascio del pesce pescato sportivamente, quello che con un inglesismo che a me sta sulle ... "scatole" viene definito "catch and release", abbreviato in C & R.
Badate bene che (e lo scrivo in grassetto proprio per far intendere meglio il mio non essere di parte) io il pesce non lo mangio perchè mi fa schifo e lo rilascio quasi sempre ... tranne che quando pesco al mare o a trote o persici ed in questo caso trattengo tutto, in quanto lo regalo in famiglia o ai vicini di casa.
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Ciò detto, passiamo ad esaminare questi articoli.
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Il primo, da pag. 13 a pag. 15 si chiama
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SLOW FISH 2009
Buono, pulito e giusto
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L' articolo inizia così:
"Educare al gusto è indispensabile per costruire un futuro nel quale il cibo torni ad essere nutrimento disponibile per tutti, sicuro, gustoso e a un prezzo equi. Per scegliere il pesce giusto da portare a tavola è bene seguire i principi della territorialità e della stagionalità".
... e continua con enunciazioni del tipo:
"La provincia del V.C.O. in particolare, ha illustrato le diverse iniziative mirate alla educazione alimentare per un consumo consapevole del pesce del lago Maggiore, che è tradizionalmente legato al patrimonio alimentare del suo territorio. Inoltre ha proposto anche degustazioni guidate di pesce come il carpione, preparato alimentare tradizionale, riconosciuto anche a livello nazionale dal Ministero delle Politiche Agricole".
Ancora:
"Ettore Ianì, presidente Lega Pesca, ha presentato il progetto Tinca gobba e Trota salmonata".
... ed io aggiungo: non certo per rilasciarle dopo averle pescate ... o no?
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Non parliamo poi delle foto di cui l' articolo è corredato, tipo un bel filetto di pesce ...
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... o una bella orata con tanto di limone e prezzemolo accanto.
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Segue nelle pagine 20 e 21 ... udite, udite ... un altro articolo dal titolo che per i talebani sostenitori del C & R a tutti i costi è uno stiletto piantato nel cuore:
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VIAGGIO NEL GUSTO
Dal lago alla tavola
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E' la cronaca di un convegno svoltosi a Villa Camozzi di Grandola ed Uniti (CO), che è stato patrocinato anche dalla sezione provinciale F.I.P.S.A.S. di Como.
Qui si parla addirittura di un "progetto interregionale per la Valorizzazione sostenibile dei prodotti ittici tradizionali ed innovativi dei laghi insubrici".
Non solo ... ma l' articolo si conclude così (incredibile):
"Prima del buffet offerto dalla organizzazione a base di pesci di lago si è svolto un simpatico quanto significativo campionato provinciale di filettatura".
... come si vede nella foto sottostante.
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Ma non è finita qui, perchè da pag. 32 a pag. 35 vi è un terzo articolo dal titolo emblematico di:
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Alla scoperta dei prodotti ittici dei laghi insubrici
PROGETTO GARDON
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In questo articolo, a parte la foto di un altro filetto di pesce sapientemente condito ...
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... è riportato un manifesto dal titolo "Sperimentazione dell' utilizzo dei pesci poco pregiati" che si attende come risultato "l' avvio di un piccolo processo industriale che utilizzi le specie ittiche meno pregiate affinando e standardizzando le tecniche di conservazione del prodotto".
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Non voglio aggiungere altro a questa inaspettata posizione della F.I.P.S.A.S. che finora ha sempre spalleggiato (e tutelato, aggiungo io) gli scalmanati ledgeristi, carpisti e siluristi sostenitori del sacro dogma del C & R. senza condizioni.
Che significa ciò?
E i pazzoidi esagitati innanzi citati, come reagiranno ora attraverso i loro beceri forums della pesca di plastica, assoggettati al potere dell' oligopolio alieutico internettiano di qualche mercenario della pesca?
Ed i siti della pesca di plastica nazionale, finanziati da alcune ditte del settore, cosa diranno ai loro "bimbi" ai quali fino ad ora hanno insegnato che è peccato mortale trattenere il pesce per mangiarlo e che bisogna andare a confessarsi se si porta il pesce a casa?
... ehhhh ... ho tanto l' impressione che qualcosa comincia a vacillare nel mondo tutto zucchero e miele creato per i "beccaccioni" dai dispensatori di cappellini sponsorizzati !!!
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Lancio da questo blog un appello ai pescatori semplici e normali:
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PESCATORI, NON FATEVI FARE IL LAVAGGIO DEL CERVELLO DA CHI VIVE DALLA PESCA SPORTIVA ... ANDATE A PESCA DOVE E COME VI PARE, SENZA ASCOLTARE I CONSIGLI DI NESSUNO E FATE DEL PESCATO QUELLO CHE VOLETE !!!
E' UN VOSTRO DIRITTO AMMESSO DALLA LEGGE.
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* Testo di Franco Stanzione.
* Foto tratte dalla rivista "Acqua" di luglio 2009.

lunedì 6 luglio 2009

E' nato il blog PESCASSERONLINE.IT dedicato alla pesca di plastica e ai pescatori virtuali

E' online un nuovo blog dal nome:
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dedicato a tutti coloro che la pesca la praticano soltanto attraverso la digitazione sulla tastiera di un PC. Inoltre in questo blog si vuole discutere di quella che, tra i pseudopescatori presenti sul web, è la tecnica di pesca più diffusa:
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LA PESCA DI PLASTICA
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Infatti tanti poveri ragazzi con tanta voglia di pescare, vengono qui in internet per apprendere ed invece abboccano (loro, non i pesci) alle esche offertegli fraudolentemente, unicamente a scopo di lucro, da parte di alcuni autentici parassiti (pochi e con pretese monopolistiche) che dalla pesca hanno deciso di vivere (non sapendo o non potendo fare altro).
Questi poveri "pesciolini" vengono quindi pervasi e permeati da teorie finalizzate solo a spremergli il portafogli, facendogli comprare da un lato cose inutili e costose, e dall' altro facendogli un tale lavaggio del cervello che molte volte finiscono per dedicarsi in maniera parossistica solo ad una tecnica di pesca (vedi le tante inutili e dispendiose pesche specifiche come il carp fishing o il legering propagandato da certi pseudo - guru di alcune riviste ... il legering è ben altra cosa ...).
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L' invito invece che i vecchi pescatori tradizionali (cioè coloro che hanno cominciato con la canna fissa e non direttamente col mulinello e sanno praticare tutte le tecniche) fanno a questi giovani, è di lasciar perdere le sirene che provengono da certi siti (basta che vi siano marchi pubblicitari di questa o quell' altra ditta sono senz' altro da evitare).Ci si può benissimo divertire pescando molto, anche senza i consigli di certa gente ... basta ignorarla e andare a pesca da soli, il più possibile e imparando dagli errori commessi.
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Questa è la "PESCA" ... quell' altra è invece "pesca" ... ma di plastica.
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Ed è pertanto per questi motivi che questi pseudo pescatori, piuttosto che in riva al mare o ad un fiume, sarebbe meglio se
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Il blog è visitabile all' indirizzo: http://blog.libero.it/Pescasseronline .
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* Testo di Franco Stanzione.
* Foto tratte dal forum "Il Bar dello sport".

venerdì 3 luglio 2009

3 luglio 2009 - Reportino dal Locone

Stamattina ancora una volta sveglia di buon mattino (ore 3,00) ed alle 5,00 ero già sul Locone.
Purtroppo qualcuno mi ha preceduto, sia pur di poco, occupando la mia solita e proficua postazione; mi sono sistemato una ventina di metri più in là, ma in un posto che non tanto mi ispirava.
Succede sempre così: se il posto non ti ispira, da ciò dipende già il successo o meno della battuta di pesca.
Infatti stamattina non è stata delle migliori, come ritmo delle abboccate e taglia dei pesci.
Ho pescato nuovamente con la fissa ad innesti "Tournament" della Daiwa.
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Subito hanno iniziato a mangiare carassietti di misura abbastanza piccola, con sporadiche alternanze di carpette.
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Alle 7,30 le mangiate erano già terminate e giunte le 9,30 stavo già pensando di andarmene ...
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... considerando che anche i miei vicini non avevano abboccate (loro però pescavano a fondo).
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Verso le 10,00 qualcosa ha cominciato a muoversi di nuovo, tanto è vero che, tra gli altri, ho anche allamato un bel carassio misura XL ...
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... ed una carpotta non grossa, ma cattivissima, per tanto che ha tirato prima di finire nel guadino.
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A fine pesca erano in tutto venticinque pesci, tra carassi e carpette, per un totale di Kg. 4,6.
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Poteva andare meglio ... certo ... ma se si considera che con un pescato simile un improvvisato pennivendolo ha fatto un articolo sul Locone, parlando di tecniche che avrà usato in vita sua non più di tre o quattro volte, tra l' altro con un lessico da scuola elementare e dicendo tutto sommato ... "ca ... stronerie?) ... posso ancora una volta dire che anche quando non è giornata, qualcosa io la rimedio sempre ...
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... FATTI, NON TEORIE !!!
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E comunque ringrazio Dio per avermi dato ancora una volta la possibilità di godere di una bella mattinata, solo con me stesso, immerso nella natura.
Tra l' altro il Locone di questi tempi non è mai stato così pieno d' acqua ... è meno di un metro sotto il livello massimo di quest' anno.

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Anche la zona foce del torrente Locone è ancora allagata.
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Una considerazione: io il Locone non lo cambio per nessun altro posto al mondo, nemmeno con i tanto pubblicizzati fiumi austriaci che qualcuno "prezzolato" spaccia per il Paradiso terrestre ... venga qui costui, e poi mi dica se vale la pena andare a buttare soldi quando il Paradiso ce l' abbiamo qua.
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* Testo e foto di Franco Stanzione.